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Incubo a Cecchina: Rapina da Finti Carabinieri
Sequestrati e rapinati dai finti carabinieri: un’esperienza traumatica vissuta da un imprenditore di 53 anni a Cecchina. L’uomo, dopo essere uscito da una farmacia, si è trovato di fronte a un commando di quattro uomini travestiti da carabinieri, armati e minacciosi. Senza esitazione, lo hanno arrestato per droga e lo hanno costretto a seguirli in macchina fino a casa, dove si è consumata una vera e propria rapina. La vittima, costretta a cedere i suoi risparmi e la pistola regolarmente detenuta, è stata anche brutalmente picchiata, lasciando dietro di sé solo terrore e dolore.
Un’Organizzazione Criminale Ben Strutturata
La banda di criminali era ben organizzata e determinata nel compiere la rapina. Mentre uno degli uomini rimaneva fuori a fare da palo, gli altri tre facevano irruzione nella casa dell’imprenditore. Con destrezza da “Arancia Meccanica”, la famiglia dell’uomo è stata tenuta sotto tiro mentre i malviventi cercavano di forzare la cassaforte cementata nel pavimento. Prima di agire, i rapinatori hanno disattivato le telecamere di sorveglianza, dimostrando una pianificazione dettagliata e professionale dell’attacco. Le vittime, terrorizzate e impotenti, hanno dovuto subire la violenta invasione della propria casa e la perdita dei propri averi.
L’Identikit dei Criminali
L’imprenditore, una volta liberato e assistito, ha fornito importanti dettagli sul commando. Dei quattro rapinatori, tre sembrano provenire dall’Est europeo, probabilmente di origine rumena, mentre uno parlava italiano senza accenti stranieri. La precisione con cui hanno agito, la conoscenza dell’impianto di videosorveglianza e l’abilità nel neutralizzare le telecamere indicano una preparazione meticolosa e una certa esperienza nel campo dei crimini violenti. L’incubo vissuto dall’imprenditore e dalla sua famiglia rimarrà indelebile, mentre le indagini proseguono per identificare e catturare i responsabili di questo violento assalto.
In casa dell’imprenditore i ladri avevano tentato di entrare già due volte. Una prima nell’aprile dello scorso anno, poi il 10 febbraio scorso, durante la serata finale del festival di Sanremo. Ma in entrambe le occasioni sono stati messi in fuga dall’impianto di sicurezza. Il colpo di venerdì somiglia molto a un’altra incursione da brivido avvenuta poco più di una settimana fa ad Anzio. Stesse modalità, sempre a opera di finti carabinieri. Anche in quell’occasione, oltre a contanti e gioielli per 6mila euro, Gli investigatori sono sulle tracce del commando di “cassettari” che mira sì alle casseforti ma che abbiano dentro anche le armi.