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Nicolas Schmit: Il Commissario Europeo dal Lussemburgo
Nicolas Schmit, figura discreta ma di rilievo, emerge dal panorama politico europeo come Commissario al Lavoro e ai diritti sociali. Originario del Lussemburgo, paese noto per la sua prosperità, Schmit porta avanti una carriera politica solida e variegata. Diplomato in Economia internazionale e con un master in letteratura francese, Schmit ha iniziato come diplomatico per poi diventare ministro degli Esteri del Granducato nel 2004. Appartenente al Partito operaio socialista, ha ricoperto l’incarico al dicastero del Lavoro dal 2009 al 2018.
Il Ruolo Chiave a Bruxelles
Schmit ha varcato le soglie dell’Europarlamento e nel dicembre 2019 è stato nominato Commissario europeo. La sua azione si è contraddistinta per due importanti iniziative: la direttiva sul salario minimo del 2022, dibattuta anche in Italia, e la legge a difesa dei lavoratori delle piattaforme, attualmente in sospeso a causa dei veti di alcuni Stati membri. Nonostante non sia un personaggio dalla spiccata comunicatività, Schmit ha mostrato coerenza nel rifiutare alleanze con la destra europea e nel difendere valori legati alla sinistra.
La sua reticenza si stempera quando evoca le radici familiari legate alla resistenza, ricordando la perdita del nonno durante l’invasione nazista del Lussemburgo. Questo episodio rivela un lato più intimo e profondo di Schmit, che si lega alla tradizione di sinistra del suo paese. La sua presenza pubblica è stata accolta con fiori rossi e standing ovation, dimostrando il sostegno e l’apprezzamento del pubblico.