Gli studenti genovesi protestano contro Piantedosi e Salvini: “No alla repressione”
Gli studenti genovesi hanno preso posizione con fermezza oggi, manifestando contro il Ministro dell’Interno Piantedosi e quello delle Infrastrutture Salvini. La protesta è iniziata puntualmente alle 9 del mattino durante l’avvio dei lavori del tunnel subportuale. I manifestanti chiedono con determinazione le dimissioni dei due ministri presenti in città per l’inaugurazione della grande opera.
Protesta organizzata e partecipanti
La manifestazione, preannunciata e organizzata dai collettivi studenteschi Cambiare Rotta e Osa, ha visto la partecipazione di circa cento attivisti. Riunitisi nel piazzale di ponte Dei Mille, di fronte alla stazione marittima, gli studenti hanno espresso solidarietà ai loro colleghi di Pisa, vittime di violenze da parte delle forze dell’ordine.Il corteo ha preso forma dopo un breve presidio, con la chiusura temporanea di via Gramsci e via Adua da parte della polizia locale, causando disagi alla viabilità tra il centro e il ponente. Il percorso ha previsto il passaggio per via Balbi, piazza Dell’Annunziata e piazza Corvetto in direzione della prefettura.
Le dichiarazioni di Lorenzo Ambrosio e la reazione di Salvini
Lorenzo Ambrosio di Cambiare Rotta ha dichiarato: “Non possiamo accettare che Salvini e soprattutto Piantedosi vengano qui a farsi vedere senza assumersi la responsabilità del clima repressivo nel Paese.” Ha sottolineato la gravità delle azioni di repressione, inclusa la violenta repressione delle manifestazioni a favore della Palestina. Secondo Ambrosio, i due ministri dovrebbero rendere conto di tali azioni.Matteo Salvini, da parte sua, aveva risposto alle critiche tramite Instagram, dichiarando di non temere le proteste e le presunte minacce dei manifestanti di sinistra. Durante la manifestazione, ha nuovamente affrontato le critiche degli studenti.La protesta dell’Usb del porto di Genova è stata annullata, ma alcuni lavoratori del collettivo Calp hanno protestato vicino al cantiere inaugurato, esprimendo dissenso con striscioni contro Salvini, Piantedosi e i decreti sicurezza. La polizia ha rimosso uno degli striscioni esposti dai manifestanti.Dopo il corteo, la protesta si è spostata davanti alla prefettura, dove i partecipanti hanno rivolto cori di protesta ai rappresentanti del governo presenti per la firma di un protocollo legato ai cantieri del tunnel.