![Il coraggio del capitano Andrea Quondamatteo nel difendere la nave e l'equipaggio 1 20240304 091510](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240304-091510.webp)
Il momento decisivo: difendere la nave e l’equipaggio
Il capitano di vascello Andrea Quondamatteo, comandante della Caio Duilio, si è trovato di fronte a una decisione cruciale durante un’operazione nel Mar Rosso. Quando un drone minaccioso si avvicinava pericolosamente alla sua nave, non c’erano dubbi su ciò che doveva fare. “Dovevo difendere la mia nave e il mio equipaggio”, ha spiegato il capitano. Con il drone a soli 4 miglia di distanza, ha preso la decisione di abbatterlo per autodifesa. Questo atto rapido e risoluto ha dimostrato la determinazione e il coraggio necessari in situazioni di emergenza in mare. La reazione dell’equipaggio e dei vertici militari italiani non si è fatta attendere. L’ammiraglio Enrico Credendino ha sottolineato l’importanza di proteggere le vie marittime per l’economia e il benessere del Paese. Le parole di elogio e supporto ricevute hanno toccato profondamente il capitano Quondamatteo, che ha trasmesso il merito alla sua squadra. “Mio padre era un capitano di lungo corso, e dopo l’abbattimento del drone ho ricevuto ringraziamenti commoventi da altri comandanti italiani. Questo riconoscimento è dedicato a tutto l’equipaggio, uomini e donne che sacrificano molto per proteggere le rotte marittime”, ha dichiarato il capitano. La vita in mare, fatta di orgoglio e rinunce, è un impegno che coinvolge non solo chi è a bordo, ma anche le famiglie che restano a terra.
La responsabilità e la storia dietro il comando
Il comandante Quondamatteo ha sottolineato l’importanza del nome della sua nave, la Caio Duilio, che richiama il console romano noto per aver sconfitto le navi cartaginesi. Questo storico motto, “Nomen Numen”, riflette la fiducia nella forza che il nome porta con sé. Tuttavia, nonostante il prestigio storico della nave, il capitano rimane umile. “Noi marinai siamo gente umile”, ha sottolineato. La decisione di abbattere il drone è stata presa in autonomia, nonostante la presenza dell’ammiraglio Stefano Costantino a bordo, confermando la determinazione e la responsabilità del comando. La presenza delle donne a bordo della Duilio è un ulteriore segno di cambiamento e inclusione nella Marina Militare italiana. L’ufficiale medico, l’ufficiale della logistica e il direttore di macchina sono tutte donne, dimostrando che il ruolo delle donne nella difesa e nella navigazione non è secondario. “È una donna che dà propulsione alla Duilio. E al mondo”, ha sottolineato il capitano. Questo esempio di leadership e determinazione, sia da parte degli uomini che delle donne a bordo, rappresenta un segno tangibile della modernità e della diversità presenti nelle forze armate italiane.