Sbanda con l’auto, si schianta contro un muro e muore sul colpo
Tragedia lungo la SS66: Gianluigi Parenti, noto dirigente ciclista, perde la vita in un incidente stradale.
Nel cuore della notte, lungo la strada SS66 ‘Porrettana’, si è consumata una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità. Gianluigi Parenti, figura di spicco nel mondo del ciclismo, ha perso la vita in un violento incidente automobilistico. L’uomo viaggiava a bordo della sua Mercedes in direzione di Pistoia quando, poco dopo l’abitato di Cireglio, ha perso il controllo del veicolo, schiantandosi contro il muro di una casa adiacente. L’impatto è stato devastante, e nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, nulla ha potuto essere fatto per salvare la vita di Parenti.
Un intervento rapido ma inutile
I soccorritori della Misericordia di Pistoia, insieme all’automedica, alla polizia municipale e ai vigili del fuoco, sono prontamente giunti sul luogo dell’incidente, ma purtroppo ogni tentativo di salvare Parenti è stato vano. La dinamica dell’incidente rimane al momento avvolta nel mistero, con l’ipotesi di un malore alla base della perdita di controllo dell’auto. L’intera comunità ciclistica è sotto shock per la perdita di una figura così rispettata e amata.
Una vita dedicata al ciclismo e alla passione per lo sport
Gianluigi Parenti, un dirigente dal cuore grande e dalla passione instancabile per il ciclismo.
La vita di Gianluigi Parenti è stata segnata da una profonda dedizione allo sport e in particolare al ciclismo. Dopo una lunga carriera come macchinista di treni delle Ferrovie dello Stato, ha deciso di dedicarsi anima e corpo al mondo delle due ruote. Prima come atleta e successivamente come dirigente e presidente di importanti formazioni ciclistiche, Parenti ha lasciato un’impronta tangibile nel panorama sportivo.
Un uomo di successo e di sacrifici
Dalla Ciclistica Sestese all’Etruria Team Sestese, Parenti ha saputo trasmettere la sua passione e determinazione a ogni membro delle squadre che ha guidato. I successi e i piazzamenti ottenuti sono la testimonianza tangibile del suo impegno costante e instancabile. Anche nei momenti difficili, non ha mai perso la sua tenacia e il suo amore per lo sport. La perdita del figlio Massimiliano lo ha segnato profondamente, ma non ha mai smesso di dedicare ogni giorno un pensiero al suo amato bambino.
Gianluigi Parenti rimarrà nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di condividere con lui la passione per il ciclismo. La sua eredità sportiva e umana continuerà a vivere attraverso coloro che ha ispirato e che hanno avuto la fortuna di apprendere da lui.