![La battaglia di Fratelli d'Italia contro Askatasuna: tensione e denunce nell'offensiva politica 1 20240303 181805](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240303-181805.webp)
La battaglia di Fratelli d’Italia contro Askatasuna
Fratelli d’Italia ha lanciato un’offensiva contro il progetto ‘Askatasuna bene comune’, promuovendo un referendum abrogativo. Maurizio Marrone, assessore regionale, e Augusta Montaruli, vicecapogruppo alla Camera, hanno dato il via alla raccolta firme per contrastare la presunta sanatoria e regolarizzazione del centro sociale. Marrone ha dichiarato: ‘Quello che sta succedendo è un’enorme farsa, ancora oggi gli occupanti utilizzano a loro piacimento l’immobile, andare avanti sarebbe una legittimazione della violenza politica da parte degli eredi dell’autonomia operaia, messa in pratica anche aggredendo le forze dell’ordine.’
Il referendum richiede 10 mila firme per essere valido. Marrone e Montaruli sono ottimisti riguardo alla risposta dei cittadini, con Montaruli che afferma: ‘Gli occupanti di Aska non si sono mai pentiti del richiamo all’odio sociale e della violenza politica messa in atto nelle manifestazioni.’ Resta in sospeso la richiesta di sopralluogo nello stabile da parte dell’assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca. La tensione è palpabile, con un’aggressione avvenuta al banchetto di FdI nel mercato di corso Racconigi, considerata ‘l’ennesimo episodio di violenza ad opera degli esponenti dei centri sociali’.
La denuncia di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia ha denunciato i presunti legami degli occupanti di Askatasuna con atti di odio sociale e violenza politica. Montaruli ha evidenziato la mancata risposta del ministro Piantedosi all’interrogazione parlamentare presentata in merito. La situazione si è acuita con l’aggiunta di un ulteriore episodio di violenza al banchetto di FdI nel mercato di corso Racconigi. Giovanni Crosetto, capogruppo in Comune, e Raffaele Marascio, capogruppo in Circoscrizione 4, hanno attribuito l’episodio alle politiche di dialogo e legalizzazione di Askatasuna, sottolineando che sono ‘i risultati delle politiche di dialogo e legalizzazione di Askatasuna’.