Covid: Opposizioni boicottano Commissione d’inchiesta
Le opposizioni politiche in Italia stanno prendendo una posizione decisa riguardo alla Commissione Bicamerale d’inchiesta sulla gestione del Covid. Il Partito Democratico, Azione e +Europa hanno annunciato il loro intento di disertare l’organo investigativo, il cui avvio è stato sostenuto da partiti come il centrodestra e Italia Viva. In risposta a questa mossa, il senatore del Pd Dario Franceschini ha dichiarato: “Bisognerebbe disertare la Commissione” parlamentare sul “Covid”, esprimendo preoccupazione per il rischio di creare un “tribunale politico”.
Dario Franceschini ha sottolineato la necessità di evitare un “precedente pericoloso” che potrebbe trasformare l’inchiesta in uno strumento politico utilizzato contro avversari. A margine del congresso del Partito del Socialismo Europeo a Roma, Franceschini ha evidenziato come la partecipazione alla Commissione potrebbe minare i principi democratici anziché preservarli. Il senatore ha ribadito l’importanza di non permettere che la democrazia diventi un’arma di attacco tra fazioni politiche, sottolineando la necessità di salvaguardare il rispetto delle istituzioni.
Opposizioni unite nel boicottaggio
La decisione di boicottare la Commissione d’inchiesta ha ottenuto il supporto di diverse figure politiche. Elena Bonetti del partito Azione ha dichiarato: “Non ci faremo trascinare nel tribunale politico di un governo sui governi precedenti: un gioco rischioso in sprezzo di una democrazia che dovremmo custodire e invece si vuole usare come un manganello contro gli avversari politici.” Queste parole evidenziano la preoccupazione diffusa riguardo alla strumentalizzazione dell’inchiesta a fini politici anziché per fini di trasparenza e responsabilità.
Anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha espresso il suo sostegno al boicottaggio, affermando che è “giusto disertare” la Commissione Bicamerale promossa dal centrodestra. Questa posizione comune tra diverse forze politiche rappresenta una critica unitaria nei confronti dell’operato della Commissione e delle motivazioni che ne hanno determinato la creazione. Il rifiuto di partecipare a un’indagine che potrebbe essere strumentalizzata politicamente riflette una volontà di difendere l’integrità delle istituzioni e di evitare che la democrazia diventi un terreno di scontro anziché di confronto costruttivo.