![Revisione del processo per la strage di Erba: difesa di Rosa e Olindo contro le accuse 1 20240301 194436 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240301-194436-1.webp)
Revisione del processo per la strage di Erba: la difesa di Rosa e Olindo
L’avvocato generale dello Stato Domenico Chiaro ha sottolineato che ‘ci sono elementi di prova che non hanno capacità demolitori’ riguardanti la richiesta di revisione del processo per la strage di Erba, in cui sono coinvolti Rosa Bazzi e Olindo Romano. Chiaro ha contestato l’ammissibilità delle nuove prove presentate dalla difesa, ribadendo che il pg Cuno Tarfusser non avrebbe avuto la delega specifica per tale richiesta. Ha anche respinto l’idea che ai coniugi sia stata offerta una ‘confessione pilotata’ o che siano state esercitate pressioni su di loro. Chiaro ha sottolineato: ‘è falso che Mario Frigerio non abbia parlato già il 15 dicembre. È stato Olindo’.
Il procuratore generale dello Stato Guido Rispoli ha analizzato la dinamica del crimine, respingendo l’ipotesi di un aggressore in casa e sottolineando che gli assassini non hanno lasciato tracce di sangue. Rispoli ha escluso la pista di un coinvolgimento della criminalità organizzata, poiché le armi del delitto non corrispondono al modus operandi usuale. Ha anche evidenziato che non è tipico per criminali esperti attaccare donne e bambini, sottolineando che la strage di Erba non segue tale logica. Inoltre, ha ribadito che non ci sono prove concrete legate a una presunta macchia di sangue trovata sull’auto di Romano, attribuita a Valeria Cherubini.
Le posizioni dei familiari e degli avvocati di parte civile
I parenti di Raffaella, Pietro e Beppe Castagna si sono espressi a favore della condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi, sottolineando la giustezza della sentenza emessa in tre gradi di giudizio. Il legale dei due uomini ha denunciato le accuse infamanti rivolte a Pietro Castagna, evidenziando come sia stato diffamato e calunniato, anche attraverso insinuazioni sui social media. Ha chiesto che chi ha diffuso tali accuse si scusi pubblicamente e ha respinto categoricamente la pista della droga come motivazione per il crimine.
Azouz Marzouk, legale di uno degli imputati, ha dichiarato di non ritenere colpevoli i coniugi Romano e Bazzi, sottolineando la necessità di ascoltare il testimone Abdi Kais per chiarire la presunta pista legata allo spaccio di droga. Marzouk ha espresso dubbi sulla tesi accusatoria, sottolineando che è fondamentale valutare tutte le possibili circostanze che hanno portato alla strage.