La posizione dell’Anpi sul conflitto israelo-palestinese: intervista al presidente milanese Roberto Cenati
Roberto Cenati, presidente milanese dell’Anpi, ha recentemente espresso la posizione dell’associazione riguardo al conflitto israelo-palestinese. Secondo Cenati, la situazione in Palestina è una ‘tragedia umanitaria’ ma non può essere definita come un ‘genocidio’. L’Anpi ha deciso di non partecipare ai cortei filo-palestinesi, ritenendo inappropriati gli slogan utilizzati in tali manifestazioni.
La questione del genocidio e la posizione dell’Anpi
Cenati sottolinea che il termine ‘genocidio’ va utilizzato con estrema cautela, richiamando la definizione dell’Onu che lo lega all’uccisione sistematica di gruppi nazionali, etnici o religiosi. Secondo l’Anpi, le condizioni per parlare di genocidio non sono presenti nel conflitto attuale. L’attenzione è rivolta alla tragedia umanitaria causata dalle azioni del governo israeliano, che ha portato a numerose vittime innocenti.
Cenati specifica che l’obiettivo del governo israeliano è annientare Hamas, ma non mira alla distruzione fisica sistematica del popolo palestinese. La posizione dell’Anpi di Milano rimane a favore dei ‘due popoli e due Stati’, sottolineando l’importanza di un cessate il fuoco e della liberazione degli ostaggi coinvolti nel conflitto.
La crescente preoccupazione per l’antisemitismo
Un punto critico sollevato da Cenati riguarda la crescente ondata di antisemitismo generata dal conflitto. L’Anpi esprime preoccupazione per i livelli raggiunti in Italia, considerati allarmanti. Cenati invita alla mobilitazione della società civile per contrastare qualsiasi manifestazione di antisemitismo, evidenziando la necessità di un’azione congiunta e decisa contro tali fenomeni.
Infine, riguardo alle posizioni interne all’Anpi, Cenati sottolinea che non tutte le sezioni milanesi hanno aderito ai cortei, e che la posizione nazionale dell’associazione è contraria allo slogan ‘no al genocidio’. Il dibattito all’interno dell’Anpi sull’argomento è descritto come intenso e appassionato, riflettendo la complessità e la diversità di opinioni presenti all’interno dell’associazione.