Approvata la Nature Restoration Law: un passo storico per la conservazione della natura
Il Martedì 27 febbraio 2024, il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla Nature Restoration Law (NRL), un provvedimento ritenuto tra i più ambiziosi e pionieristici nel panorama globale per la tutela della biodiversità. Questa legge, definita da molte organizzazioni ambientaliste come ‘storica’, impone agli Stati Membri di ripristinare il 20% degli habitat naturali marittimi e terrestri europei entro il 2030 e addirittura il 90% entro il 2050. Nonostante l’obiettivo iniziale fosse il 100%, il raggiungimento del 90% è comunque considerato un successo di rilievo, specialmente considerando le resistenze di alcuni governi nazionali poco inclini a politiche ambientaliste lungimiranti.
Una legge vincolante per la natura e la biodiversità
La NRL avrà un impatto significativo sull’Unione Europea, offrendo un supporto aggiuntivo per raggiungere gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici e biodiversità. Oltre all’aspetto ambientale, anche la sicurezza alimentare trarrà vantaggio da questa legislazione. Con oltre l’80% degli habitat europei degradati, il ripristino di queste aree non solo favorirà la flora e la fauna, ma genererà benefici economici a largo raggio.
Obblighi degli Stati Membri e impatto economico del ripristino
In base alla NRL, ogni Stato Membro è tenuto a ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati entro sei anni, portandoli a uno stato di salute definito come ‘buono’. Entro il 2040, tale percentuale dovrà aumentare al 60%, con l’obiettivo finale di ripristinare la quasi totalità di laghi, fiumi, fondali marini, foreste e altre aree cruciali per la biodiversità entro il decennio successivo. Questo processo non si limiterà a eliminare le cause antropiche del degrado ambientale, ma punterà anche a rendere questi ecosistemi resilienti ai cambiamenti climatici e a futuri interventi umani.
Vantaggi economici del ripristino
Il ripristino degli habitat naturali non solo favorirà il ritorno della flora e della fauna, ma porterà anche a significativi vantaggi economici legati ai servizi ecosistemici associati a queste aree. Secondo l’organizzazione Worldrise, per ogni euro speso nel ripristino, si potrà ottenere un guadagno stimato tra 8 e 38 euro. Nonostante alcuni Stati membri abbiano espresso voto contrario per non urtare le lobby settoriali, come quelle legate alla pesca, all’agricoltura e all’industria del legno, la NRL si configura come una soluzione vincente su tutti i fronti.
Focus su Natura 2000 e ecosistemi agricoli: sfide e opportunità
La NRL pone un’enfasi particolare sulle aree Natura 2000, una rete di oltre 27.000 siti naturali protetti all’interno dell’UE. Inoltre, si concentrerà sugli ecosistemi agricoli, richiedendo progressi su importanti indicatori come l’indice sulle farfalle delle praterie, la diversità dei terreni agricoli e lo stock di carbonio organico. È essenziale migliorare anche l’indice relativo agli uccelli che popolano questi ambienti, minacciati da pesticidi, monocolture e altri fattori.
Interventi chiave per il ripristino
Tra le azioni previste, vi è la piantumazione di 3 miliardi di alberi, il ripristino delle torbiere per l’assorbimento di CO2 e la liberazione di 25.000 chilometri di percorsi fluviali. Considerando che l’80% degli habitat europei è degradato, questi interventi costituiranno un motore fondamentale per il loro recupero. Anche le aree marine beneficeranno della NRL, poiché più del 90% di esse è attualmente soggetto a pressioni e sfruttamento.
Per saperne di più sull’approvazione della NRL e sulle reazioni delle associazioni ambientaliste, resta aggiornato sulle ultime notizie riguardanti la conservazione della natura e la biodiversità.