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Tim e il sequestro da 250 milioni: Inchiesta sulla truffa nei servizi a pagamento
La Guardia di Finanza, su richiesta della Procura di Milano, ha eseguito un sequestro di oltre 322 milioni di euro, di cui ben 249 milioni riguardano Tim, nell’ambito di un’inchiesta relativa a una presunta truffa nei servizi a pagamento avvenuta tra il 2017 e il 2020. Durante questi anni, i clienti della compagnia telefonica si sono visti addebitare costi extra per varie attività come giochi, suonerie, servizi meteo e oroscopi. Secondo quanto riportato da CorCom, al momento Tim non risulta essere stata notificata ufficialmente dalle autorità giudiziarie né essere oggetto di indagini dirette.
La società ha reagito con sorpresa alle notizie del sequestro, affermando di aver appreso della richiesta tramite i media. In una nota ufficiale, Tim ha dichiarato: “Tim ha appreso con sorpresa dagli organi di stampa della richiesta di sequestro, presentata dalla Procura di Milano e concessa dal Gip del Tribunale di Milano, in relazione al fenomeno delle attivazioni irregolari dei servizi di valore aggiunto, la quale interviene a oltre cinque anni dai fatti per cui si procede”. La società ha inoltre comunicato di aver segnalato le irregolarità alla Procura di Roma sin dal 2019 e di aver prontamente adottato misure per tutelare i propri clienti, effettuando rimborsi per le attivazioni irregolari e bloccando i servizi coinvolti. Tim si dice fiduciosa che tutti gli aspetti della vicenda verranno chiariti nel minor tempo possibile.
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