![Assalto anarchico alla questura di Torino: tensioni e polemiche 1 20240228 221936](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240228-221936.webp)
Assalto anarchico alla questura di Torino
Un assalto in pieno giorno davanti la questura di Torino, con calci e pugni all’auto della polizia per tentare di liberare un extracomunitario irregolare. Un gruppo di circa trenta anarchici e appartenenti ai centri sociali è stato bloccato dagli agenti mentre stava assalendo una pattuglia, con l’intenzione di fare scappare un compagno. Sull’episodio è arrivata la ferma condanna del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che si è detto “sdegnato per la gravissima aggressione”.
Nel tentativo di liberare il cittadino straniero, un gruppo di circa 30 tra militati anarchici e dei centri sociali si è presentato davanti agli uffici della questura di Torino e ha circondato la pattuglia della polizia. Gli antagonisti hanno assaltato la volante cercando di aprire le portiere e colpendola a calci a pugni. Altri agenti sono intervenuti e hanno bloccato gli antagonisti, fermandone quattro. Un poliziotto è rimasto lievemente ferito negli scontri.
Manifestazioni e scontri a Torino
Le tensioni maggiori si stavano però registrando nel centro di Torino. Quando la vettura con a bordo il cittadino marocchino è uscita dal cortile della questura la protesta si è trasformata improvvisamente in un assalto. Anche dopo il blitz i manifestanti hanno continuato le contestazioni, spostandosi nella vicina piazza XVIII dicembre, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Susa, dove hanno colpito e danneggiato alcune auto. Il gruppo di circa trenta persone è poi tornato davanti gli uffici della questura dove ha acceso fumogeni, srotolato uno striscione con la scritta “Fuoco alle galere e al Cpr” e urlato slogan contro la polizia.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha condannato l’episodio, parlando di un “inaccettabile atto di violenza” nei confronti della polizia, “sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell’ordine”. “Mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l’onore di servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia” ha dichiarato il ministro, esprimendo “solidarietà e vicinanza” alla polizia.
Polemiche e autocritica del ministro Piantedosi
Le manganellate al corteo pro-Palestina a Pisa e Firenze avevano fatto finire al centro delle polemiche il ministro Piantedosi, che al richiamo del presidente Mattarella aveva promesso una forte “autocritica”. La situazione politica attuale è tesa e le manifestazioni di protesta spesso sfociano in episodi di violenza. È importante per le istituzioni mantenere la calma e rispondere con fermezza, come ha fatto il ministro Piantedosi nel condannare i recenti attacchi alla polizia.