Vittoria ambientalista al Parlamento Europeo
La Legge sul ripristino della natura, nota come Nature Restoration Law, ha ottenuto un sostegno significativo al Parlamento europeo riunito a Strasburgo, con 329 voti a favore, 275 contrari e 25 astensioni. L’approvazione della legge ha scatenato reazioni contrastanti, con applausi e abbracci tra i sostenitori dell’ambiente e una netta contrarietà da parte dei partiti conservatori.
Approvazione Decisiva e Reazioni Diverse
La spaccatura all’interno dei diversi gruppi parlamentari è emersa chiaramente in Aula, con il Ppe, il principale gruppo numerico, che aveva inizialmente annunciato un voto contrario. La decisione finale ha visto una piccola ma significativa pattuglia di europarlamentari popolari votare a favore della legge, sottolineando le divisioni esistenti sia nel Ppe che in Renew Europe.
Il socialista Cesar Luena, relatore del provvedimento, ha espresso soddisfazione per l’approvazione della normativa, sottolineando che essa mira a ripristinare almeno il 20% degli ecosistemi degradati entro il 2030 e tutti gli habitat entro il 2050. Luena ha criticato i popolari per aver cambiato posizione, definendo la legge come “moderata” e importante per la sicurezza alimentare, prevedendo anche una revisione nel 2033 per valutarne gli impatti sul settore agricolo.
Reazioni Contrapposte e Previsioni Futuro
La destra, rappresentata da partiti come FdI, Lega e Forza Italia, ha reagito con veemenza all’approvazione della legge sul ripristino della natura. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha criticato l’approccio della legge, definendolo dannoso per il sistema produttivo. Partiti come la Lega hanno parlato di un “attacco al mondo agricolo”, mentre associazioni come Confagricoltura hanno lanciato l’allarme sui rischi per il settore produttivo.
Le associazioni ecologiste, al contrario, hanno accolto positivamente l’approvazione della legge, sottolineando che garantirà un futuro più sicuro per i cittadini europei. Il Wwf ha incoraggiato l’Italia a “cambiare rotta”, mentre la Lipu ha definito la legge come un “traguardo storico” insieme alla direttiva Uccelli e habitat. Nonostante le reazioni contrastanti, resta da vedere come si evolverà l’iter della legge e se otterrà l’approvazione finale anche dal Consiglio per essere trascritta negli ordinamenti nazionali entro due anni.