Risultati elezioni regionali Sardegna: Todde supera Truzzu
Il giorno delle elezioni regionali in Sardegna è giunto e i cittadini sono in attesa di conoscere il nome del nuovo presidente della Regione. Dopo 13 ore di spoglio, i dati pubblicati evidenziano una situazione ancora incerta. Con 1.550 sezioni scrutinate su 1.844, l’ex viceministra Alessandra Todde (M5s) sorpassa il principale avversario, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (FdI), con il 45,3% contro il 45,1%. L’ex governatore Renato Soru è distante all’8,6%, rischiando l’esclusione dal consiglio regionale.
La situazione resta aperta e un’eventuale vittoria di Todde potrebbe derivare dai dati delle maggiori città, dove è in netto vantaggio. Tuttavia, i ritardi nella comunicazione dei risultati hanno sollevato critiche sullo scrutinio. Il presidente del M5s Giuseppe Conte e la segretaria del Pd Elly Schlein si sono recati a Cagliari in un gesto di sostegno. ‘Comunque vada voglio abbracciare la nostra Alessandra Todde,’ ha dichiarato Conte.
Le città che fanno la differenza
Le città più popolose della Sardegna come Cagliari, Sassari, Quartu Sant’Elena e Nuoro hanno favorito la candidatura di Todde. Al contrario, Truzzu ha trovato sostegno nelle roccaforti storiche del centrodestra come Gallura, Olbia, Oristano e Alghero. Soru è stato penalizzato nei centri costieri per politiche passate critiche, come il Piano paesaggistico regionale e la tassa sugli yacht.
La delusione nel centrodestra
Il risultato delle elezioni rappresenta un banco di prova per il governo di centrodestra, a pochi mesi dalle prossime elezioni europee. Truzzu è stato scelto direttamente da Fratelli d’Italia e Geogia Meloni, suscitando tensioni interne alla coalizione. Le prime reazioni negative all’esito elettorale sono emerse già durante lo scrutinio, con esponenti politici che hanno espresso dubbi sulla gestione della giunta uscente.
Lo spoglio delle schede, iniziato lunedì mattina, ha subito rallentamenti che hanno portato a un’estensione dell’orario previsto. L’affluenza leggermente inferiore rispetto al 2019 e le divisioni interne alla coalizione rendono incerto l’esito finale. I tempi lunghi dello scrutinio richiamano alla mente le elezioni passate, caratterizzate da ritardi nella proclamazione dei risultati ufficiali.
Regole e incognite sui tempi
Secondo le regole elettorali sarde, il candidato con più voti diventa governatore anche senza raggiungere il 50%. Un premio di maggioranza è previsto per le coalizioni che superano determinate soglie di voto. L’attesa per i risultati definitivi si prospetta lunga, richiamando alla memoria le elezioni passate che richiesero settimane per la proclamazione ufficiale dei vincitori.