Cutro, causa contro lo Stato e Frontex: la battaglia per la verità e la giustizia
La lotta per la verità e la giustizia si fa sempre più intensa a seguito della tragedia di Cutro. I familiari delle vittime hanno deciso di agire legalmente contro lo Stato e Frontex per far emergere le responsabilità del sistema. L’avvocato Marco Bona afferma: ‘Devono emergere le responsabilità di natura istituzionale’. Una lettera formale di diffida è stata inviata alla Sara Assicurazioni, ma il riconoscimento del risarcimento è stato negato, sostenendo che non è configurabile l’intervento del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.
Responsabilità istituzionale e azioni legali
Il team legale si prepara a intentare una causa risarcitoria contro diverse istituzioni italiane, compresa la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dei Trasporti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e potenzialmente anche il ministero degli Interni. L’obiettivo è chiaro: far emergere le responsabilità a livello istituzionale e organizzativo, scongiurando tragedie simili in futuro. L’avvocato sottolinea che ‘ogni anno assistiamo a migliaia di morti e tragedie come Cutro’, evidenziando un sistema fallimentare che richiede un’azione politica urgente.
Risarcimenti e responsabilità politica
Oltre alla ricerca della verità, l’obiettivo della battaglia legale è anche il risarcimento. Gli avvocati sottolineano l’importanza di fornire alle famiglie delle vittime le risorse economiche necessarie per integrarsi e per il ricongiungimento con i propri cari. Il risarcimento ha anche un significato simbolico importante: dimostra che le vite delle persone hanno un valore e che le istituzioni devono assumersi la responsabilità dei propri fallimenti. Solo pagando per i danni si può sperare di evitare tragedie future e investire in misure di prevenzione efficaci.