Clan Mafiosi e Assunzioni nell’Azienda dei Trasporti Pubblici di Bari
L’ombra della criminalità organizzata si è proiettata pesantemente sull’Amtab, l’azienda di trasporto pubblico di Bari, con i parenti dei boss che hanno trovato impiego al suo interno. La Dda di Bari ha rivelato che in almeno cinque casi i clan avevano il potere di influenzare le assunzioni, favorendo i propri familiari.
Infiltrazioni Mafiose e Assunzioni Pilotate
Secondo le indagini, intercettazioni del 2018 testimoniano le pressioni esercitate sui vertici dell’azienda, con uno dei responsabili che avrebbe ceduto alle richieste in maniera supina. Il clan Parisi, in particolare, avrebbe creato una propria gerarchia all’interno dell’Amtab, riuscendo a far assumere figli e parenti dei membri influenti.
Figlie, nipoti e cugini dei capi clan come Massimo Parisi, Battista Lovreglio e Tommaso Lovreglio hanno ottenuto posizioni all’interno dell’azienda, scavalcando le regole e le gerarchie ufficiali. Questo livello di infiltrazione non si è limitato all’Amtab, ma si è esteso anche ad altre realtà imprenditoriali, con lo scopo di consolidare legami e favorire ricadute positive tra la popolazione e le organizzazioni criminali.
Reazioni e Prospettive Future
Le assunzioni pilotate, secondo il procuratore Francesco Giannella, erano parte di un progetto per creare un modello di welfare che garantisse il sostegno e la gratitudine della comunità. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha reagito al provvedimento della Dda sottolineando la necessità di un impegno costante contro i clan mafiosi.
Il sindaco ha dichiarato: “Ho sempre sfidato a viso aperto e denunciato i clan. Ma è evidente che questo non è e non potrà mai essere sufficiente”. Con l’amministrazione giudiziaria che affiancherà il consiglio di amministrazione dell’Amtab, si auspica una maggiore trasparenza e un passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata.