![Incontro al Viminale tra Piantedosi e sindacati: indagine sulle manganellate agli studenti a Pisa 1 20240226 115944 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240226-115944-1.webp)
Manganellate agli studenti, inchiesta in corso: incontro al Viminale tra Piantedosi e sindacati
Il caso delle manganellate ai giovani a Pisa si avvicina a una svolta con l’inchiesta della procura che si sta concentrando su una quindicina di poliziotti, come riportato dal Corriere. Le immagini hanno suscitato indignazione e domande sulla gestione dell’ordine pubblico. Dopo l’informativa della questura, oggi si tiene un importante incontro al Viminale tra i sindacati di polizia e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Le dichiarazioni dei sindacati e l’appello alle responsabilità
Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, ha sottolineato la gravità della situazione a Sky TG24. ‘Tutte le volte che siamo costretti a usare la forza, siamo consapevoli che qualcosa non è andato nel verso giusto’, ha dichiarato Lacquaniti. Ha ribadito il ruolo dei funzionari di polizia come custodi delle istituzioni e ha espresso la necessità di un’analisi approfondita sulle dinamiche operative che hanno portato a tali eventi.
‘Ci dispiace questa continua idea che la polizia e i suoi uomini siano orientati e schierati politicamente’, ha affermato Lacquaniti, respingendo la politicizzazione del corpo di polizia. Ha sottolineato la volontà di accettare critiche legittime e di migliorare, evidenziando la necessità di un’autocritica profonda e autentica sugli aspetti operativi. L’inchiesta imminente potrà fare chiarezza e individuare eventuali responsabilità.
Dolore e richiesta di giustizia dalle famiglie dei feriti
Le testimonianze dirette delle famiglie dei giovani feriti a Pisa rivelano il lato umano e doloroso di quanto accaduto. Una madre, raccontando la situazione del figlio, ha denunciato: ‘Mio figlio ha preso botte in testa, alla spalla, alla schiena, alle gambe. Gli hanno dato cinque giorni per contusioni multiple. È ancora sotto shock. Vediamo se torna a scuola. Comunque ci vuole provare’. La madre annuncia l’intenzione di fare causa, affermando che quanto accaduto non può essere ignorato.
Le ferite riportate dai ragazzi, tra cui traumi cranici e contusioni gravi, hanno scosso le famiglie e la comunità. La richiesta di giustizia è accompagnata dal desiderio che episodi simili non si ripetano, evidenziando la necessità di garantire la sicurezza e il rispetto in contesti di manifestazioni pacifiche. Le voci delle famiglie dei feriti si uniscono alla ricerca di risposte e alla determinazione a non lasciare impuniti episodi di violenza ingiustificata.