Indagine su influenze mafiose nelle elezioni comunali del 2019
130 indagati, tra cui Giacomo Olivieri e Maria Carmen Lorusso, sono stati colpiti da due ordinanze di custodia cautelare in relazione a un’indagine che ha rivelato presunte influenze mafiose nelle elezioni comunali del 2019. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa alle estorsioni, dal traffico di armi alla commercializzazione di sostanze stupefacenti. Questi reati sono aggravati dal coinvolgimento della criminalità organizzata, come confermato dalla polizia che ha eseguito gli arresti.
Tra i destinatari delle misure cautelari figurano Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale ora detenuto, sua moglie Maria Carmen Lorusso, attuale consigliere comunale di Bari, e il suocero Vito Lorusso, oncologo agli arresti domiciliari per un’indagine precedente. Gli arresti hanno svelato l’esistenza del sodalizio Parisi-Palermiti, guidato da Savinuccio Parisi ed Eugenio Palermiti, attivo nell’area. L’importanza di questa operazione risiede nel riconoscimento del giudice Ferraro di tale organizzazione criminale.
Coinvolgimento di figure pubbliche e imprenditori
Sono coinvolti anche imprenditori come Francesco Frezza e Massimo Bellizzi nell’ambito di questa inchiesta. Maria Carmen Lorusso, che aveva annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni comunali, si trova coinvolta insieme a Giacomo Olivieri. Si sospetta che Olivieri abbia ricevuto aiuti per la campagna elettorale, incluso il supporto di Tommaso Lovreglio, nipote del capoclan Savino Parisi, in cambio di denaro. Lovreglio avrebbe garantito il suo sostegno durante le Primarie del 2019.
Secondo l’ordinanza, Giacomo Olivieri avrebbe promesso favori in cambio di voti, come assunzioni e regolarizzazioni di occupazioni abusive. Vito Lorusso, ex primario presso l’istituto oncologico Giovanni Paolo II di Bari, avrebbe cercato il sostegno elettorale da Massimo Parisi, fratello del capoclan Savino, offrendo favori per cure mediche a un parente malato di cancro. Michele Nacci, anch’egli coinvolto, è finito in carcere per presunte promesse di voti legate al clan Montani durante le elezioni del 2019.
Reazioni al naufragio di Cutro
Nel frattempo, a Cutro, si commemorano le vittime del naufragio con canti e preghiere, ma i familiari esprimono disappunto per quella che considerano una strumentalizzazione politica dell’accaduto da parte del governo.