Tragedia a Mascalucia: Lite Familiare con Esito Mortale
Una festa di compleanno per i 18 anni si trasforma in tragedia. La tranquilla serata nella villetta di via Pablo Picasso a Mascalucia si è improvvisamente trasformata in un incubo. La celebrazione dell’ambito traguardo della neo diciottenne è stata interrotta da una lite che ha coinvolto il padre della festeggiata e il suocero. Da un’accesa discussione si è rapidamente passati alle mani, culminando in una coltellata fatale. Il tragico evento ha portato alla morte di Vincenzo Rizzotto, conosciuto affettuosamente come “Enzo” dai suoi cari, durante il tragitto in ambulanza verso il pronto soccorso del Policlinico di Catania. Il suocero, Giovanni Nicolosi, sessantenne, è stato arrestato sul posto con l’accusa di omicidio aggravato.
La Dinamica del Fatto: Un Fendente Mortale nel Cortile
La lite si è trasformata in tragedia nel cortiletto della villetta, diventando il teatro di un gesto estremo e irreparabile. Nicolosi avrebbe sorpreso il genero e la propria figlia coinvolte in una vivace discussione insieme alla nipote nel cortile della residenza. A quel punto, prendendo un coltello da sub con una lama di 27 centimetri dall’armadio, si sarebbe unito alla discussione che, purtroppo, è degenerata fino al tragico epilogo. In breve tempo, i presenti alla festa, insieme ad altri condomini, si sono riversati nel cortile della palazzina per comprendere la natura dell’accaduto. I nuclei familiari della vittima e dell’arrestato condividono lo stesso stabile in via Pablo Picasso a Mascalucia, occupando due appartamenti distinti, uno al piano terra e l’altro al piano superiore.
Indagini e Arresto: La Reazione Confusa del Sospettato
La reazione del sessantenne Nicolosi è stata di confusione e sgomento, ritrovato nel bagno della residenza e successivamente condotto in caserma. La procuratrice Anna Maria Ciancio ha presenziato a un prolungato interrogatorio, svolto alla presenza del suo avvocato Salvatore Pappalardo, che ha portato all’arresto in flagranza e al trasferimento nel carcere di Piazza Lanza. Le indagini sono attualmente sotto la supervisione del procuratore aggiunto Fabio Scavone e del sostituto Ciancio. La dinamica precisa dell’omicidio sarà chiarita dall’autopsia eseguita dal medico legale, mentre l’arma del delitto, ancora macchiata di sangue, è stata rinvenuta nel lavabo della cucina nella residenza di Nicolosi. Nel frattempo, la difesa ha incaricato un proprio perito di parte per supportare la posizione del sospettato.