La Campania tra tradizioni e finanziamenti: le sagre e le spese regionali
In Campania, le tradizioni locali si intrecciano con i finanziamenti regionali che sostengono le sagre più radicate. La premier Giorgia Meloni ha evidenziato come la Regione destini consistenti risorse a eventi come la festa del fagiolo quarantino e della patata della Piana del Dragone, con un sostegno di 150 mila euro. Ma non è l’unico evento a beneficiare di contributi pubblici: la sagra dello Scazziatello Acquarese riceve 40 mila euro, mentre la festa della madonna delle galline si aggiudica 130 mila euro. Queste spese, finanziate attraverso i fondi di coesione, rappresentano un’importante forma di sostegno alle tradizioni locali e alla valorizzazione del territorio.
Contributi e destinazioni: le cifre delle principali sagre campane
Le cifre destinate alle sagre campane delineano un quadro variegato e ricco di peculiarità. Eventi come la sagra del cecatiello a Paupisi ricevono 40 mila euro, attirando ogni anno numerosi turisti. Altrettanto significativi sono i contributi di 70 mila euro destinati alla sagra della castagna e del fungo porcino di Roccamonfina, i quasi 40 mila euro assegnati alla sagra della castagna di Montella, e i 50 mila euro che sostengono la sagra dell’uva. Inoltre, la sagra del mare di Procida beneficia di un contributo di 70 mila euro, mentre la festa dell’uva di Solopaca riceve la considerevole somma di 130 mila euro, con radici che affondano nella tradizione religiosa e propiziatoria legata all’antica viticultura.
Le tradizioni legate alla pastorizia e alla produzione casearia non sono da meno: la festa del caciocavallo podolico e della transumanza riceve 25 mila euro, mentre l’evento ‘Sciantose e gagà: la storia che tesse uno stile’ vanta un finanziamento di 400 mila euro. Inoltre, non si può non menzionare la festa dello scudetto del Napoli, per la quale sono stati stanziati 800 mila euro. Tuttavia, nonostante i generosi finanziamenti, il ministro Raffaele Fitto pone l’accento sull’importanza di una corretta rendicontazione delle spese e della trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici, evidenziando la necessità di una gestione oculata delle risorse a disposizione.