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Scontro istituzionale dopo le manganellate agli studenti pro-Palestina
Manganellate agli studenti pro-Palestina, un episodio che ha scosso l’opinione pubblica e generato uno scontro istituzionale senza precedenti. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo netto dissenso verso l’uso dei manganelli da parte delle forze dell’ordine durante le manifestazioni degli studenti a Pisa. In una telefonata al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Mattarella ha affermato che “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”.
Reazioni istituzionali e politiche
Le reazioni istituzionali e politiche non si sono fatte attendere. Mentre il governo sembra diviso su come gestire la situazione, con la premier Meloni impegnata all’estero e criticata per il suo silenzio, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di non generalizzare le responsabilità sulle forze dell’ordine. Tajani ha dichiarato che “le forze dell’ordine non si toccano perché donne e uomini che ogni giorno rischiano la pelle per quattro soldi, hanno famiglie che li aspettano e magari non tornano e sono tutti figli del popolo, non di radical chic”.
Le indagini sulla violenza sono state avviate dalla procura di Pisa, con l’obiettivo di verificare se l’uso della forza da parte degli agenti sia stato proporzionato rispetto alla situazione. Immagini e filmati sono al vaglio dell’autorità giudiziaria per valutare l’entità delle reazioni durante le manifestazioni degli studenti. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha espresso la sua preoccupazione democratica e ha richiesto chiarezza sulle responsabilità dell’episodio.
Richieste di chiarimento e critiche
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha chiesto che il Ministro dell’Interno Piantedosi si presenti in Parlamento per assumersi le proprie responsabilità di fronte al Paese, condannando fermamente le azioni violente contro i minori durante le proteste. Allo stesso modo, il leader M5S Giuseppe Conte ha criticato il silenzio del governo, rivolgendo un appello alla premier Meloni affinché prenda posizione sui violenti episodi accaduti a Pisa e Firenze, definendo inaccettabile l’immobilizzazione e le manganellate sui giovani manifestanti pacifici.