Adolfo Urso porta l’impegno di Invitalia per un prestito ponte alla ex Ilva
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che porterà in Europa l’impegno di Invitalia a fornire un prestito ponte di 320 milioni di euro alla ex Ilva. Questa mossa è finalizzata a risolvere la situazione di liquidità critica degli impianti, che attualmente non riescono a ricevere le materie prime necessarie per il loro funzionamento. Urso ha dichiarato: ‘Manca la cassa per comprare materie prime, clienti disposti a pagare in anticipo’.
Invitalia pronto a intervenire con un prestito ponte da 320 milioni di euro
Già a gennaio, il governo italiano aveva manifestato la disponibilità a concedere un prestito ponte di 320 milioni di euro nel caso in cui fosse stata attuata l’amministrazione straordinaria per Acciaierie d’Italia, la società che gestisce gli impianti ex Ilva. Urso ha confermato che, una volta avviata l’amministrazione straordinaria, è necessario ottenere l’autorizzazione europea per il prestito ponte. Urso ha sottolineato l’importanza di documentare la possibilità di restituire il prestito per evitare problemi legati agli aiuti di Stato.
Problemi di liquidità e necessità di pagamenti anticipati
La situazione attuale è estremamente delicata a causa dei problemi di liquidità che impediscono all’azienda di acquistare le materie prime e di operare in modo regolare. Urso ha descritto la situazione a Taranto, evidenziando che la mancanza di fondi impedisce alle navi di scaricare le materie prime, essenziali per il funzionamento degli impianti. Inoltre, ha spiegato che la produzione è ai minimi termini e che la mancanza di proprietà sugli impianti rende l’azienda non bancabile.
Coinvolgimento della filiera per una soluzione d’emergenza
Al fine di affrontare questa crisi, si sta considerando un’azione d’emergenza che coinvolga l’intera filiera. Urso ha riferito che il commissario incaricato sta conducendo un’analisi preliminare della situazione e che si sta cercando il sostegno delle aziende siderurgiche italiane, chiedendo loro di anticipare i pagamenti delle fatture in scadenza. Il coinvolgimento della filiera è cruciale per garantire la continuità operativa degli impianti ex Ilva.