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Violente cariche della polizia durante cortei pro-Palestina a Firenze e Pisa
La polizia ha caricato gli studenti che partecipavano a cortei pro-Palestina a Firenze e Pisa, causando diversi feriti. Gli scontri sono scoppiati improvvisamente, con scudi che spingono e manganellate che colpiscono studenti pacifici, tra cui anche minorenni. Questo episodio, che è durato meno di due minuti, si è trasformato in una questione politica di rilevanza nazionale, destinata ad arrivare fino al Parlamento.
Feriti e polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico
Le conseguenze degli scontri sono state pesanti, con diversi feriti tra cui minori e persone con sospette fratture. Le polemiche si sono scatenate contro il questore, coinvolgendo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La condanna per quanto accaduto è trasversale, coinvolgendo non solo l’ambito politico ma anche le istituzioni accademiche. I rettori delle università di Pisa hanno espresso indignazione, mentre il sindaco, Michele Conti, ha criticato aspramente l’uso della violenza per reprimere una manifestazione pacifica.
Reazioni e richieste di chiarimenti
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, con il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico che hanno chiamato in causa il ministro Piantedosi. Giuseppe Conte del M5s ha definito le immagini ‘preoccupanti’, mentre Elly Schlein del Pd ha parlato di ‘clima di repressione’. I dem hanno richiesto risposte immediate e un intervento deciso per condannare le violente cariche contro i manifestanti. Anche esponenti di altre forze politiche hanno chiesto chiarimenti e condannato l’uso eccessivo della forza da parte delle forze dell’ordine.
Le istituzioni accademiche si sono unite alle critiche, con l’Università di Pisa che ha espresso preoccupazione per gli scontri avvenuti e ha chiesto chiarimenti sul comportamento delle forze dell’ordine. Anche la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna si sono dette profondamente turbate per quanto accaduto, esprimendo solidarietà agli studenti coinvolti. I docenti del liceo artistico Russoli, testimoni diretti degli scontri, si sono dichiarati sconcertati e indignati per l’eccessiva violenza utilizzata contro i giovani manifestanti pacifici.