Sassari e Cagliari: Solidarietà per la Palestina
Nelle strade di Sassari e Cagliari, l’Italia si è unita in un coro di solidarietà per porre fine alla violenza in Medio Oriente. A Sassari, al grido di ‘siamo tutti palestinesi’, circa 500 persone hanno marciato in un corteo per chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza e il riconoscimento dello Stato della Palestina. Questo atto di solidarietà è avvenuto in concomitanza con lo sciopero nazionale dei Cobas, che ha coinvolto lavoratori e studenti per mettere in luce la questione palestinese. Una scena analoga si è svolta a Cagliari, nella piazza del Carmine, dove cittadini e attivisti si sono riuniti per manifestare contro la guerra.
Appello contro l’Industria Bellica
Davanti alla sede dell’Università di Sassari, i manifestanti hanno rivolto un appello al rettore Gavono Mariotti, esortandolo a interrompere qualsiasi legame con entità legate a Israele. In particolare, l’attenzione è stata posta sull’azienda italiana Leonardo spa, definita come ‘una delle massime produttrici di armi d’Europa, nonché fornitrice degli armamenti con cui Israele sta compiendo un vero e proprio genocidio’. Questa denuncia evidenzia un’opposizione ferma nei confronti di qualsiasi forma di supporto che possa alimentare il conflitto in corso, sottolineando la responsabilità delle istituzioni nel garantire una cooperazione etica e pacifica.
Voci per la Pace e la Giustizia
Alla manifestazione hanno preso parte diversi attivisti, studenti, il sindacato di base S.I. Cobas e un gruppo di docenti, uniti nell’esprimere un chiaro messaggio di pace e giustizia. Mattia Uzzau, uno degli organizzatori, ha dichiarato: ‘Manifestiamo in contrasto con le politiche del governo italiano e contro i rapporti fra le università italiane con società israeliane. Chiediamo che qualsiasi rapporto che renda Sassari, l’Università, la Sardegna e le istituzioni italiane complici del genocidio che sta avvenendo in Palestina sia interrotto’. Queste richieste sono state formalmente presentate al rettore e al Senato accademico tramite pec, in attesa di una risposta che rifletta l’impegno per la pace e i diritti umani.
Nonostante le complessità della situazione internazionale, il gesto dell’Università di Sassari nel porre uno striscione con la scritta ‘Cessate il fuoco, pace’ sul balcone dell’Ateneo rappresenta un segnale visibile di solidarietà e impegno per una soluzione pacifica al conflitto. Questi atti di solidarietà, provenienti da diverse parti del paese, indicano un crescente sostegno per la causa palestinese e una richiesta urgente di azione per porre fine alla sofferenza e all’ingiustizia in atto.