![Morta per tumore curato con tisane: assoluzione 'santone' in appello 1 20240221 151055](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240221-151055.webp)
Morta dopo tumore curato con tisane, “santone” assolto in appello
Una vicenda controversa
La procura generale aveva chiesto la condanna per omicidio volontario, con dolo eventuale, maltrattamenti, circonvenzione di incapace e violenza sessuale. In primo grado gli imputati erano stati condannati per omicidio colposo al termine del rito abbreviato ed erano stati assolti dall’accusa di violenza sessuale e circonvenzione di incapace. La donna, i cui familiari sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Sciacchitano e Andrea Andrei, era poi morta nell’ottobre del 2020 all’ospedale di San Martino dove era arrivata in condizioni disperate.
Una sentenza che fa discutere
La notizia della morte di una donna dopo aver curato un tumore con tisane, e dell’assoluzione in appello del cosiddetto “santone”, ha suscitato molte discussioni nell’opinione pubblica. Secondo quanto riportato dagli avvocati della famiglia, la vicenda è estremamente complessa e merita un’approfondita riflessione.
Le accuse e le dinamiche processuali
I pubblici ministeri avevano sostenuto che la donna, affetta da un tumore, fosse stata persuasa a interrompere le terapie convenzionali a favore di rimedi alternativi, come appunto le tisane, proposte dal presunto guaritore. Questo avrebbe portato al peggioramento delle condizioni di salute e, alla fine, al decesso della paziente. L’assoluzione in appello ha sollevato interrogativi sulle responsabilità e sul confine tra libertà di scelta terapeutica e suggestione.
La difesa e le reazioni
La difesa del “santone” ha sempre sostenuto la sua estraneità ai fatti contestati, ribadendo la sua buona fede nell’aiutare le persone con rimedi naturali. Diversi sostenitori del presunto guaritore hanno accolto con sollievo la decisione della corte d’appello, evidenziando l’importanza della libertà individuale nella scelta delle cure. Al contempo, gruppi di attivisti e associazioni si sono espressi con fermezza contro quello che considerano un pericoloso oscurantismo e un abuso di fiducia.