![Nuove regole sui dispositivi di rilevamento della velocità: limiti e contestazioni nel mirino del Ministro Salvini 1 20240220 103545](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240220-103545.webp)
Occhi elettronici vietati sotto i 50 km/h nelle strade urbane e sotto i 90 nelle extraurbane
Il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato guerra ai comuni che traggono profitto dagli autovelox, definendoli strumenti non sempre utilizzati per fini di sicurezza stradale ma spesso come ‘tartassatori’ dei cittadini. In risposta a questa situazione, il ministro ha annunciato l’introduzione di un decreto restrittivo che mira a limitare l’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità. Secondo Salvini, i rilevatori di velocità dovrebbero essere posti in punti critici e non utilizzati indiscriminatamente per lucrare sulle multe emesse a lavoratori e automobilisti. Questa nuova normativa prevede il divieto di utilizzo degli occhi elettronici nelle strade urbane con limiti di velocità inferiori ai 50 chilometri orari, ampliando così la battaglia contro le zone 30.
Divieto di autovelox nelle strade extraurbane e lotta contro i limiti di velocità bruscamente variabili
Nei tratti stradali provinciali e regionali, il divieto di installare autovelox riguarderà le strade con limiti di velocità inferiori ai 90 chilometri orari. Per le strade extraurbane, l’utilizzo degli autovelox sarà ammesso solamente se il limite di velocità non subirà una riduzione superiore ai 20 chilometri orari rispetto a quanto previsto per quel tipo di strada, che generalmente è di 110 chilometri orari sulle extraurbane principali. L’obiettivo principale di questa misura è evitare che vengano impostati limiti di velocità che cambiano in modo brusco su tratti di strada ravvicinati, creando confusione e mettendo gli automobilisti in difficoltà.
Regole più stringenti per la segnalazione degli autovelox e contestazioni immediate per i cittadini
Per garantire una maggiore trasparenza e evitare che i cittadini siano vessati dall’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità, il decreto prevede regole più rigide per la segnalazione degli autovelox. In particolare, al di fuori dei centri abitati sarà necessario mantenere almeno un chilometro di distanza tra il cartello che avvisa della presenza dell’autovelox e il dispositivo effettivamente in funzione. Anche per i centri storici è prevista una distanza minima tra l’avviso e il dispositivo, sebbene i dettagli non siano ancora stati definiti con precisione. Inoltre, il decreto stabilisce casi specifici in cui è consentita la contestazione immediata, soprattutto nei casi in cui non sia possibile posizionare postazioni fisse o mobili per i dispositivi di rilevamento della velocità. Le forze dell’ordine dovranno inoltre assicurarsi che gli autovelox a bordo dei veicoli siano chiaramente riconoscibili per evitare controversie con i cittadini.