Schlein e il Pd: Sogni di Crisi di Governo
Elly Schlein, in occasione della Direzione del Partito Democratico a Roma, si prepara a consolidare un partito in tumulto in vista delle elezioni europee e di altri appuntamenti politici. Nonostante i sondaggi poco favorevoli e il clima di scetticismo nella sinistra, l’ex vice di Bonaccini sembra vivere in un suo mondo. Immagina un governo sull’orlo della crisi e il Pd pronto a tornare al potere senza passare per le urne.
Il Piano di Schlein: Cadere il Governo
Convinta di poter far cadere il governo Meloni, Schlein punta sulle divisioni nel centrodestra, focalizzandosi sul terzo mandato. Sull’argomento, afferma: “Questa settimana si voterà il decreto sulle elezioni, un passaggio delicato perché la maggioranza ha deciso di inserire elementi che cambiano le regole, spaccando la maggioranza”. Tuttavia, la realtà nel Pd è diversa, con una guerra interna sullo stesso tema. Mentre la segretaria mira a risolvere le tensioni tramite il dialogo, esponenti come Vincenzo De Luca sono decisi a difendere le loro posizioni.
Le Battaglie e le Dimenticanze di Schlein
Le grandi battaglie contro l’esecutivo riguardano il salario minimo e gli argomenti dell’agenda progressista, come i diritti dei migranti e della comunità LGBT. Schlein non esita a menzionare i matrimoni gay e a sottolineare la necessità di un’Europa progressista. Tuttavia, trascura le diverse sensibilità interne al partito e la coesione della maggioranza su alcuni temi, rafforzando involontariamente l’esecutivo anziché indebolirlo.
La più grande lacuna di Schlein riguarda la sfiducia nei suoi confronti all’interno del Pd, con voci che proiettano un futuro “dopo” per lei. Mentre Decaro e Bonaccini si candidano per la poltrona di segretario, Schlein rischia di essere quella destinata a lasciare presto la scena politica. Contestazioni interne, come il recente sit-in dei Giovani Democratici, mettono in luce il malcontento e la richiesta di un cambio di rotta: “Chiediamo venga convocato il congresso dei Giovani Democratici e che cessi il commissariamento in corso da 4 anni”, le parole di Alessandro Monciotti, segretario GD del primo municipio di Roma.