![Solidarietà per Navalny: unione e polemiche nel panorama politico italiano 1 20240219 120548](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240219-120548.webp)
La solidarietà per Navalny e le polemiche interne
Nel cuore di Roma, si è svolta una fiaccolata che ha visto la partecipazione di diverse forze politiche italiane in segno di solidarietà verso Alexei Navalny, l’oppositore russo avverso al regime di Putin. L’iniziativa, promossa da Carlo Calenda di Azione, ha visto l’adesione trasversale dall’intero spettro parlamentare, da Fdi al Pd, dalla Lega al Movimento 5 Stelle, da Forza Italia a Italia Viva, da Più Europa a Noi Moderati e Alleanza Verdi, oltre ai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Questo evento è stato definito da Mara Carfagna come ‘un segnale al regime di Putin’ e un momento di coesione per la democrazia italiana.
Nonostante la manifestazione di unità, non sono mancate le polemiche interne. Riccardo Magi di +Europa ha criticato duramente Matteo Salvini, leader della Lega, sostenendo che la fiaccolata per Navalny non dovrebbe trasformarsi in un atto ipocrita da parte dei politici italiani. Ha inoltre sottolineato la presunta mancanza di coerenza da parte di Salvini, ricordando un presunto atteggiamento ambiguo riguardo all’arresto di Navalny in passato. Magi ha evidenziato come il sostegno del governo di centrodestra all’Ucraina non venga considerato sufficiente, dimenticando i voti favorevoli del Parlamento per la fornitura di armi a Zelensky, su cui la Lega si era espressa a favore.
Le posizioni di Matteo Salvini e il contesto internazionale
In risposta alle critiche, Matteo Salvini ha espresso la sua speranza che il 2024 possa essere l’anno della chiusura di varie guerre in corso nel mondo, inclusi i conflitti tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina. Ha sottolineato la necessità di promuovere la pace e ha evidenziato il ruolo che l’Italia dovrebbe avere come attore protagonista per favorire la risoluzione dei conflitti internazionali. Questa posizione è in linea con gli ideali di pace espressi anche dal Vaticano in diverse occasioni, sottolineando l’orientamento non filo-russo del Paese.
Allo stesso tempo, il confronto politico interno italiano è rimasto acceso. Due giorni prima della fiaccolata, Calenda aveva criticato la Lega per non aver preso una posizione chiara sulla vicenda di Navalny, nonostante il partito si fosse espressa in modo inequivocabile con parole di condanna sin dall’inizio. Claudio Borghi, senatore della Lega, ha dichiarato che, sebbene non parteciperà alla manifestazione, è giusto manifestare per il rispetto dei diritti umani e della democrazia, sottolineando la sua posizione su questo tema.