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Tragedia al cantiere dell’Esselunga: le indagini sulla trave crollata
La trave che ha ceduto era lunga 20 metri e pesante 15 tonnellate. Né crepe né scricchiolii, è venuta giù all’improvviso. È stata progettata male? Realizzata male? Posata male? Era di materiale scadente? La procura di Firenze inizia a indagare partendo dall’azienda responsabile, Rdb, specializzata in capannoni prefabbricati industriali. Con tre sedi in Italia, gli agenti della polizia postale dell’Aquila hanno acquisito documentazione presso la sede centrale dell’azienda ad Atri, per il progetto in corso a Firenze.
Il crollo nel cantiere dell’Esselunga a Firenze ha provocato la morte di cinque operai e ferito altri tre. Venerdì mattina, una trave in cemento armato prefabbricata cede dal terzo piano dell’edificio in costruzione, causando il crollo di solai e travi. Mentre l’attenzione degli inquirenti si concentra sulle cause del cedimento, la Rdb Italprefabbricati è al centro delle indagini iniziali. Le imprese coinvolte nel cantiere, tra cui ditte individuali, sono oggetto di scrutinio per comprendere le dinamiche che hanno portato alla tragedia.
Indagini e procedimenti in corso dopo la tragedia
La procura di Firenze ha avviato un procedimento penale per omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Non sono ancora emersi indagati, ma le autorità stanno raccogliendo una vasta mole di documentazione dalle varie società coinvolte. I documenti includono dettagli sulle travi non coinvolte nel crollo e sulla filiera dei subappalti. Un punto cruciale è stabilire se la trave crollata fosse stata fissata correttamente al momento dell’incidente. Secondo la Rdb, la trave non era stata ancora fissata quando un’altra società ha iniziato la gettata di cemento.
Dopo la tragedia, gli investigatori hanno acquisito il registro di cantiere che registra i movimenti di persone e mezzi. Questo strumento è fondamentale per individuare eventuali irregolarità nei lavoratori impiegati. Alcune indagini preliminari hanno rivelato che uno degli operai deceduti potrebbe aver lavorato in nero, essendo privo del permesso di soggiorno valido. Anche un altro operaio aveva questioni legate al permesso di soggiorno in sospeso, mettendo in luce irregolarità contrattuali nel settore.
Accanto alle ricerche del quinto lavoratore disperso, vengono effettuati accertamenti sulla situazione contrattuale e sulle mansioni dei lavoratori. Sindacati evidenziano che molti operai potrebbero non essere stati regolarmente inquadrati nei contratti del settore edile, ma piuttosto in quelli dei metalmeccanici, meno restrittivi per quanto riguarda la formazione e le qualifiche richieste. La tragedia al cantiere dell’Esselunga a Firenze continua a sollevare interrogativi e ad aprire nuove indagini sull’incidente e sulle condizioni di lavoro nel settore edile.