Calenda accusa Salvini di silenzio su Navalny
Carlo Calenda, leader di Azione, ha lanciato pesanti accuse nei confronti di Matteo Salvini, leader della Lega, riguardo al silenzio mantenuto sulla morte di Aleksei Navalny. Calenda ha dichiarato: ‘Matteo Salvini non ha ritenuto di dire una parola sull’assassinio di Navalny. Il legame con Putin e il suo partito rimane forte.’ Queste parole sono state condivise sui social, sottolineando come questa situazione possa influenzare il governo dopo le elezioni europee. Calenda ha evidenziato come la questione Navalny potrebbe incidere sulla stabilità politica del paese.
La reazione decisa della Lega
In risposta alle accuse di Calenda, la Lega ha annunciato azioni legali contro di lui. Secondo il comunicato della Lega, Salvini ha espresso cordoglio per la ‘scomparsa ‘sconcertante” di Navalny, sottolineando la necessità di fare ‘piena luce’ sull’accaduto. La Lega ha definito le dichiarazioni di Calenda come mendaci, annunciando una querela a seguito di questa polemica. La posizione della Lega è chiara nel voler difendere la propria reputazione e contestare le affermazioni fatte da Calenda.
La sfida di Calenda a Salvini
Nonostante la minaccia di querela da parte della Lega, Carlo Calenda ha ribadito la sua posizione sfidando apertamente Matteo Salvini. Attraverso i social, ha invitato Salvini a confrontarsi seriamente sui legami tra la Lega e Putin. Calenda ha risposto a tono alle accuse, dimostrando fermezza nella difesa delle proprie posizioni. La situazione si fa sempre più tesa tra i due leader politici, con un’aperta sfida lanciata da Calenda a Salvini.
Calenda propone una manifestazione europea per ricordare Navalny e protestare contro quanto accaduto. L’idea di Calenda è quella di organizzare un’iniziativa congiunta a Roma, coinvolgendo le forze politiche europeiste e democratiche. Questa proposta ha già ottenuto il sostegno del Partito Democratico, come confermato da Schlein sui social: ‘Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny.’ La proposta di Calenda potrebbe unire diverse forze politiche in un gesto di solidarietà e protesta contro le violazioni dei diritti umani.