Professoressa di Parma Aggredita da Studenti: Violenta Escalation in Classe
Una professoressa di una scuola media a Parma è stata vittima di un’aggressione da parte dei suoi stessi studenti, che hanno iniziato con insulti verbali e sono poi passati al lancio di un sasso. I fatti risalgono al 9 febbraio, quando la docente è stata oggetto di un comportamento inaccettabile durante una lezione. La situazione è degenerata ulteriormente quando, fuori dalla scuola, uno studente avrebbe mirato alla testa della donna lanciando un sasso, fortunatamente senza colpirla direttamente.
La violenta escalation è stata denunciata dalla stessa insegnante che ha presentato l’accaduto alla Questura di Parma, evidenziando la gravità del comportamento degli studenti coinvolti. La situazione in classe si è fatta caotica quando, all’ingresso della docente, alcuni studenti stavano guardando un video musicale su Youtube anziché seguire la lezione. Gli insulti e gli atti osceni durante la lezione hanno raggiunto l’apice quando uno studente ha osato abbassarsi i pantaloni di fronte alla professoressa, creando un ambiente di totale disrispetto e mancanza di disciplina.
Risposta Sindacale e Intervento del Ministro
Il sindacato Gilda di Parma e Piacenza ha preso posizione riguardo all’incidente, sottolineando che gli studenti coinvolti hanno meno di 14 anni e sembrano essere consapevoli dell’impunità dei propri atti. La docente, supportata dal sindacato, ha richiesto assistenza legale per affrontare non solo le implicazioni penali, ma anche la responsabilità civile dei genitori dei ragazzi coinvolti. Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di mancanza di rispetto e disciplina nelle scuole.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha commentato duramente l’aggressione, sottolineando che si tratta di uno dei 28 casi di aggressione a insegnanti avvenuti in Italia dall’inizio dell’anno. Valditara ha espresso la necessità di contrastare la cultura dell’aggressività e della violenza, sottolineando l’importanza del rispetto delle regole e dell’autorità. Il ministro ha sottolineato la necessità di sanzionare chi commette errori e di coinvolgere attivamente famiglie e scuole in una rivoluzione culturale che promuova la solidarietà tra genitori e docenti per il bene dei giovani e della società nel suo complesso.