Strage a Latina: Christian Sodano non risponde durante l’interrogatorio
Christian Sodano, il maresciallo della Guardia di Finanza di 27 anni accusato del duplice omicidio di Cisterna, ha concluso il suo interrogatorio di convalida del fermo senza rispondere alle domande del giudice. L’interrogatorio, durato pochi minuti, si è svolto presso la casa circondariale di via Aspromonte, a Latina. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario ha lasciato l’istituto senza rilasciare dichiarazioni ufficiali.
Lucio Teson e Leonardo Palombi, avvocati di Sodano, hanno dichiarato che il loro assistito ha semplicemente confermato le informazioni già fornite durante il primo interrogatorio. Rispondendo ai giornalisti, gli avvocati hanno sottolineato che Sodano, nonostante la gravità della situazione, non ha versato lacrime: «Non ha pianto, ma potete immaginare come stia una persona dopo una tragedia così». La posizione dell’accusato rimane dunque ferma, senza variazioni significative.
Le reazioni dell’opinione pubblica e le domande irrisolte
La strage di Latina ha scosso profondamente l’opinione pubblica, generando sconcerto e incredulità. Molti si chiedono quali siano state le reali dinamiche che hanno portato a un tale atto di violenza, mentre altri si concentrano sul comportamento e sulle reazioni dell’accusato durante gli interrogatori. L’atteggiamento apparentemente distaccato di Sodano ha sollevato diverse critiche e interrogativi sulla sua presunta freddezza di fronte alle accuse.
Le parole degli avvocati rispecchiano la tensione e la complessità del caso, sottolineando l’impatto emotivo che un evento del genere può avere su un individuo. Tuttavia, la mancanza di risposte dirette da parte dell’accusato potrebbe alimentare ulteriori speculazioni e dibattiti sull’intera vicenda. Mentre la giustizia segue il suo corso, resta aperta la questione su come verrà gestita la difesa di Sodano e quale possa essere l’esito finale di questo tragico evento.