![Il mistero dell'abbazia di Montecassino: l'ignavia vaticana e la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale 1 20240215 205222](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-205222.webp)
L’ignavia vaticana e il mistero di Montecassino
In un’analisi attenta della storia, emergono a volte segreti sepolti che gettano nuova luce su avvenimenti passati. Questo è il caso di un documento della Segreteria di Stato vaticana che rivela un’ipotesi sconcertante riguardo alla distruzione dell’abbazia di Montecassino durante la Seconda Guerra Mondiale. Si accenna all’ignavia, incluso il mancato intervento della Santa Sede, che avrebbe potuto forse evitare la tragedia.
Il controverso bombardamento e le forzature
Il bombardamento del 15 febbraio 1944 che colpì Montecassino fu il risultato di una serie di forzature. Prima i Tedeschi abolirono l’area neutrale promessa al Vaticano per proteggere l’abbazia, successivamente si nascosero nelle grotte sottostanti. L’aviazione alleata, in risposta a tali provocazioni, scaricò 450 tonnellate di bombe sull’abbazia. La desecretazione degli atti dell’Archivio segreto del Vaticano ha portato alla luce un documento critico redatto da monsignor Armando Lombardi, che evidenzia come un intervento più deciso della Santa Sede avrebbe potuto forse salvare Montecassino.
Le conseguenze e le lezioni di Montecassino
La distruzione dell’abbazia di Montecassino, fondata nel 529 d.C., rappresenta un capitolo doloroso della storia italiana. Il bombardamento, autorizzato politicamente da Winston Churchill, solleva interrogativi sul rispetto dei monumenti storici durante i conflitti armati. L’uso militare delle ‘immediate vicinanze’ di Montecassino e l’errore strategico che portò alla sua distruzione hanno ispirato convenzioni internazionali per proteggere i siti storici durante i conflitti, ma la lezione sembra faticare ad essere recepita nell’attualità.