![Controversia sul Fine Vita in Emilia-Romagna: Polemiche sulla Legge Regionale 1 20240215 162114](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-162114.webp)
Controversia sul Fine Vita in Emilia-Romagna
La delibera regionale sull’applicazione del suicidio medicalmente assistito in Emilia-Romagna ha scatenato una nuova polemica, questa volta con il Comitato nazionale di bioetica. Il Comitato, sottolineando la citazione di una sua risposta in merito all’organismo coinvolto nell’applicazione, ha sollevato dubbi sulla correttezza dell’approccio adottato a livello regionale. L’istituzione di un nuovo organismo, il Corec, per fornire pareri non vincolanti, anziché affidarsi ai Comitati etici territoriali normati dal ministero della Salute, ha destato preoccupazione nel Comitato nazionale di bioetica.Il Governatore Stefano Bonaccini ha deciso di sospendere la discussione sulla legge regionale, al fine di evitare divisioni all’interno dei diversi schieramenti politici, come già accaduto in Veneto. La richiesta di correzioni da parte del Comitato nazionale, motivata dalla volontà di evitare disparità territoriali tra le regioni, ha portato alla luce un’importante discrepanza che ha spinto addirittura la consigliera regionale Valentina Castaldini di Forza Italia a presentare ricorso al Tar e a chiedere il ritiro della delibera da parte di Bonaccini.
Posizioni Contrastanti
La Regione, tuttavia, difende la validità della delibera, considerando le osservazioni del Comitato nazionale come questioni formali. L’Assessore alla Sanità Raffaele Donini ha sottolineato la piena legittimità dell’atto regionale, in linea con l’obiettivo di garantire un diritto fino ad oggi trascurato a causa dell’assenza di una normativa nazionale. Donini ha dichiarato: ‘Faremo ulteriori approfondimenti e, se necessario, effettueremo revisioni o integrazioni tecniche per rispettare il nostro impegno di applicare la sentenza della Corte Costituzionale.’La divergenza tra l’approccio regionale e le raccomandazioni del Comitato nazionale pone l’accento su una tematica complessa e delicata che coinvolge aspetti etici e giuridici di rilevanza nazionale. Mentre la Regione mira a garantire il rispetto dei diritti dei malati, il Comitato nazionale di bioetica evidenzia l’importanza di uniformità e coerenza nel quadro normativo relativo al fine vita. La situazione, pertanto, richiede un confronto approfondito e una soluzione che tenga conto delle diverse prospettive e esigenze in gioco.