![Ilaria Salis: Il padre risponde alle accuse del ministro Nordio e parla di speranza 1 20240215 054836](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-054836.webp)
Il padre di Ilaria Salis risponde alle accuse del ministro Nordio
Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, la donna milanese detenuta a Budapest, ha replicato alle dichiarazioni del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sottolineando che quest’ultimo non è correttamente informato sui fatti. In risposta alle affermazioni del ministro riguardo al presunto ‘tempo perso’ dai genitori di Ilaria, Salis ha chiarito che l’incontro con Nordio è avvenuto ben 53 giorni dopo il primo contatto avvenuto a dicembre. Ha inoltre sottolineato l’importanza di verificare attentamente le informazioni e le dichiarazioni effettuate, specialmente quelle che riguardano sua moglie, definite ‘molto devastanti’.
Salis ha espresso apprezzamento per il supporto ricevuto durante la fiaccolata a Roma, sottolineando l’importanza dell’unione di sforzi per il ritorno in Italia di Ilaria, evidenziando la necessità di solidarietà e collaborazione in un momento così delicato. La sua partecipazione emotiva e il riconoscimento dell’importanza del sostegno dimostrano la determinazione e la speranza della famiglia nel perseguire l’obiettivo comune.
Le condizioni di detenzione e la speranza per gli arresti domiciliari
In un intervento a Metropolis, Roberto Salis ha segnalato un lieve miglioramento nelle condizioni di detenzione di sua figlia, sottolineando che la situazione è iniziata a cambiare positivamente dopo che lei ha ottenuto di non essere più costretta all’uso di catene. Questo segnale di miglioramento, seppur minimo, rappresenta una luce di speranza per la famiglia, che si aggrappa a ogni segno di progresso.
Salis ha inoltre trattato la delicata questione degli arresti domiciliari, riconoscendo la complessità della situazione e la difficoltà nel raggiungere tale obiettivo. Ha espresso comprensione per il lavoro svolto a livello diplomatico, pur manifestando una certa attesa per sviluppi più concreti. La famiglia, seppur consapevole delle complessità e delle tempistiche proprie di tali procedure, nutre la speranza di poter ottenere un cambiamento positivo a breve termine.
La vicenda di Ilaria Salis continua a suscitare interesse e preoccupazione a livello nazionale, richiamando l’attenzione sulle sfide e le difficoltà incontrate dalle persone coinvolte in situazioni di detenzione all’estero. La determinazione e la resilienza dimostrate dalla famiglia Salis nel cercare giustizia e supporto rappresentano un esempio di coraggio e solidarietà, alimentando la speranza di una rapida risoluzione della situazione e il ritorno di Ilaria in patria.