![Filippo Mosca: la lotta per giustizia e dignità nel carcere di Porta Alba 1 20240214 192909 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240214-192909-1.webp)
Negati gli arresti domiciliari per Filippo Mosca: la situazione attuale
Filippo Mosca, l’italiano di 29 anni detenuto nel carcere di Porta Alba di Costanza in Romania, dovrà restare in cella nonostante la richiesta di arresti domiciliari sia stata respinta dai giudici romeni. Il giovane, condannato in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, si trova in una situazione critica. La madre, Ornella Matraxia, ha denunciato le condizioni ‘inumane’ della detenzione del figlio in carcere, che vive in una cella angusta con altri 24 detenuti.
La fidanzata di Filippo: la sua condizione e il rifiuto degli arresti domiciliari
La fidanzata di Filippo, Claudia Crimi, ha rivelato che il giovane ‘soffre di colon irritabile, ha bisogno di farmaci e di una dieta equilibrata’. Claudia si è espressa sull’importanza degli arresti domiciliari, sottolineando che in Romania non sembrano interessare le condizioni di vita in carcere. La comunicazione quotidiana con Filippo avviene principalmente via telefono, con il giovane che può fare telefonate per oltre un’ora al giorno. Claudia ha descritto lo stato d’animo di Filippo come ‘a terra’, evidenziando le difficoltà di comunicazione e il senso di ingiustizia vissuto dal ragazzo durante la detenzione.
La denuncia della madre sulla situazione carceraria di Filippo
Ornella Matraxia, madre di Filippo, ha denunciato le pessime condizioni igienico-sanitarie del carcere in cui è detenuto il figlio. Ha descritto la cella come un luogo di circa 30 mq con un bagno primitivo e condiviso da tutti i detenuti, che non viene pulito regolarmente. Ornella si è scontrata con il sistema giudiziario romeno definendolo ‘come un muro di gomma’, esprimendo tristezza e scoraggiamento per la situazione. Nonostante le difficoltà, si è mostrata determinata nel continuare la lotta per la giustizia per suo figlio.
Il coinvolgimento del Ministero degli Esteri e la speranza di Ornella Matraxia
Il caso di Filippo Mosca è stato portato all’attenzione del Ministero degli Esteri, e Ornella Matraxia è in costante contatto con le autorità per cercare aiuto. La madre ha evidenziato le condizioni precarie del carcere di Porta Alba, con mancanza di coperte, cibo e assistenza sanitaria adeguata. Ornella ha espresso preoccupazione per il benessere mentale di Filippo e ha ribadito la necessità di garantire un processo equo e condizioni umane al figlio. La speranza di Ornella Matraxia è che qualcuno possa intervenire per migliorare la situazione di Filippo, non chiedendo la sua liberazione immediata ma piuttosto condizioni di detenzione dignitose e rispettose dei diritti umani.