La certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale nelle graduatorie ATA
In seguito alla recente aggiunta da parte delle OO.SS. rappresentative e dell’ARAN riguardo alla certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica, si è generata una certa confusione riguardo ai requisiti necessari per il possesso di tale titolo. Secondo la dichiarazione congiunta n.5, la certificazione deve provenire da un ente accreditato presso l’ente nazionale di accreditamento, attestando la competenza e l’indipendenza degli organismi di certificazione e la conformità alle normative europee. È essenziale che la certificazione sia valida al momento dell’iscrizione in graduatoria e che includa il superamento di un test finale su competenze informatiche specifiche.
Per coloro che già possiedono una certificazione, è importante verificare che questa sia conforme ai requisiti sopra elencati. Nel caso in cui la certificazione non risulti idonea, sarà necessario ottenere una dichiarazione di validità e conformità alla normativa europea dall’ente che l’ha rilasciata. In alternativa, potrebbe essere richiesto di sostenere un esame per ottenere il titolo richiesto, che è diventato indispensabile per l’inserimento e il mantenimento nelle graduatorie ATA.
Le implicazioni del nuovo ordinamento ATA
Con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento del personale ATA, a partire dal 1° maggio 2024, il possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale diventa un requisito fondamentale per accedere ai diversi profili professionali, ad eccezione di quello di collaboratore scolastico. Questo cambiamento comporta che le certificazioni informatiche tradizionali come Pekit, Eipass, ECDL, eccetera, potrebbero non essere più considerate come certificazioni internazionali valide, sebbene potrebbero comunque garantire un punteggio compreso tra 0,50 e 0,60.
Gli aspiranti già iscritti nelle graduatorie di circolo e di istituto di III fascia ATA hanno a disposizione un anno di tempo per conseguire la certificazione richiesta, se non ne sono già in possesso. Le OO.SS. hanno sollevato obiezioni riguardo al termine per il conseguimento del nuovo titolo informatico, chiedendo al governo di posticipare il termine al 2025 anziché al 2024, al fine di consentire agli interessati di adeguarsi alla nuova normativa con maggiore tranquillità.
La mancanza di chiarezza da parte del Ministero dell’Istruzione
In mezzo a questa situazione di incertezza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha ancora fornito un elenco ufficiale delle certificazioni che soddisfano tutti i requisiti stabiliti dal CCNL. Questo atteggiamento contribuisce ad aumentare le preoccupazioni e i dubbi di oltre un milione di aspiranti che desiderano presentare domanda, ma si trovano indecisi su quale titolo conseguire o se rimandare la decisione. La mancanza di chiarezza da parte delle istituzioni aumenta ulteriormente la confusione degli aspiranti, esponendoli a continui inviti da enti di cui spesso non si conosce l’accreditamento presso ACCREDIA.