Israele sotto accusa: “troppi morti” denuncia il Vaticano
Israele, al centro di un acceso dibattito internazionale, si trova sotto il fuoco delle critiche per il numero di vittime civili nel conflitto con Hamas. Le dichiarazioni della Casa Bianca, definendo la situazione come provocatoria di “troppi morti” tra i palestinesi, hanno scatenato una reazione a catena che ha coinvolto anche l’Europa e l’Italia, culminando nel richiamo del Vaticano a “fermarsi”. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha puntato il dito contro Israele, sottolineando il prezzo elevato pagato dai civili palestinesi, molti dei quali estranei al conflitto con Hamas.
Reazioni internazionali e richiami al contenimento
Le tensioni sono salite ulteriormente quando l’ambasciatore israeliano a Roma ha sottolineato l’importanza di riconoscere i “veri amici” in momenti critici. Tajani ha insistito sul carattere sproporzionato delle azioni israeliane, in linea con la posizione degli Stati Uniti. Il cardinal Pietro Parolin ha enfatizzato la necessità di trovare alternative per risolvere la situazione a Gaza e in Palestina, esortando a un uso proporzionato della difesa da parte di Israele. Le celebrazioni per i 95 anni dei Patti Lateranensi hanno offerto lo sfondo per uno scambio di accuse e difese tra l’Italia e Israele. L’ambasciatore israeliano ha ribadito gli sforzi del suo paese nell’evitare vittime civili, sottolineando il ruolo di Hamas nel coinvolgimento della popolazione palestinese come “scudo umano”. In un momento di tensione, i rappresentanti italiani hanno riaffermato la solidarietà con Israele, sottolineando l’importanza di non isolare il paese in un contesto internazionale sempre più critico.