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Il lungo cammino alla ricerca di giustizia per le vittime dell’Hotel Rigopiano
La sentenza di primo grado ha scosso le famiglie dei sopravvissuti e delle vittime dell’Hotel Rigopiano. Fabio Salzetta, uno dei superstiti, racconta il suo drammatico salvataggio e la perdita di sua sorella Linda nella tragedia. A poche ore dalla sentenza d’appello, nutre ancora una flebile speranza di vedere riconosciute le responsabilità di chi ha contribuito a quella sciagura.
La ricerca di risposte e giustizia
Per Fabio Salzetta e le altre vittime, non si tratta solo di ottenere vendetta, ma di comprendere le cause profonde di quella tragedia. La lotta per la giustizia è anche una ricerca di risposte che possano lenire almeno in parte il dolore e dare un senso a quanto accaduto. Fabio dichiara: “Voglio sapere perché è morta mia sorella e le altre persone. Qual è stato il motivo che ha portato a quel disastro?” La sua è una richiesta di trasparenza e responsabilità, non solo un desiderio di condanne più severe.
Fabio rivela la profonda connessione che si è creata tra le famiglie delle vittime, trasformate in una “seconda famiglia” dall’indomani della tragedia. Insieme si sono sostenuti reciprocamente, cercando di trovare conforto e forza per andare avanti portando il peso di quella perdita insopportabile. La speranza di una sentenza d’appello più severa rimane viva, come una possibile compensazione per anni di impegno e perizia da parte del Comitato Vittime del Rigopiano.
Un percorso segnato dal dolore e dalla rabbia
Sette lunghi anni sono trascorsi dall’incidente, ma il dolore di Fabio è ancora vivido e palpabile. Ogni giorno si confronta con la ferita aperta lasciata dalla tragedia, un dolore che non accenna a svanire. Il suo percorso è stato caratterizzato da rabbia e frustrazione, alimentate anche dalla mancanza di risposte tempestive e adeguate da parte delle istituzioni coinvolte.
Lo psicologo è stato un supporto, ma la strada verso la guarigione è ancora lunga e tortuosa. Fabio ammette di portare i segni indelebili di quell’esperienza, che hanno inciso profondamente sulla sua vita presente e sul suo lavoro nell’edilizia. La costante paura e l’ansia lo tengono costantemente in allarme, riflettendo un trauma che continua a condizionare le sue azioni e il suo stato d’animo.
La battaglia per la verità e la giustizia per le vittime dell’Hotel Rigopiano è un percorso intriso di sofferenza, determinazione e una ricerca costante di risposte che possano portare un minimo di pace e consolazione a coloro che hanno perso i propri cari in quella terribile tragedia.