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Rapina in una villa di Iseo: Sgominato un pericoloso sodalizio criminale
Una rapina in una villa di Iseo ha scatenato una serie di eventi che hanno portato alla sventura di un pericoloso sodalizio criminale. L’11 gennaio 2023, i malviventi hanno compiuto una rapina portando via denaro e oggetti di valore per un totale di 100 mila euro, non esitando a picchiare i proprietari. Questo vile gesto ha innescato un’indagine serrata da parte degli inquirenti, che ha portato all’arresto di undici persone coinvolte nell’operazione. Dieci di loro sono attualmente dietro le sbarre, mentre una persona si trova ai domiciliari.
Le indagini e il provvedimento della magistratura
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Brescia, su richiesta della Procura. Gli inquirenti, supportati da prove concrete e indizi di colpevolezza raccolti con precisione, hanno ritenuto gli arrestati responsabili di una serie di reati, tra cui furti in abitazioni, riciclaggio di autovetture e armi da fuoco, e detenzione illegale di munizioni. L’organizzazione criminale coinvolta ha dimostrato di essere altamente pericolosa, con legami che si estendevano su diverse province del Nord Italia.Le fasi dell’indagine hanno svelato dettagli cruciali sul modus operandi dei malviventi. Per sfuggire alla cattura, i rapinatori si erano serviti di due autovetture rubate, equipaggiate con targhe rubate da altri veicoli. I primi accertamenti dei Carabinieri hanno consentito di individuare una delle vetture, una BMW serie 3 ‘Alpine’, celata in un garage di Rozzano. Questo ritrovamento ha gettato luce sulla complessa rete criminale che operava sul territorio, sfruttando la posizione strategica di Rozzano come base logistica per le attività illegali.
Lo smantellamento del sodalizio criminale
Le indagini successive hanno rivelato la presenza di un sodalizio criminale ben strutturato, composto da dieci individui di nazionalità straniera, alcuni dei quali si trovavano irregolarmente sul suolo italiano. Questa organizzazione, con Rozzano come punto di riferimento, era specializzata nei furti in abitazioni e nel furto di auto di grossa cilindrata. I veicoli rubati venivano utilizzati per commettere ulteriori atti criminali, concentrando le attività illecite nelle province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Piacenza e Reggio Emilia. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura ha permesso di porre fine alle attività di questo pericoloso sodalizio criminale, garantendo maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini colpiti dall’azione dei malviventi.