La Strage di Palermo: Profilo dei Complici
Bisognerà attendere i riscontri a indagini certamente da affidare anche a qualche psichiatra, ma è già devastante il profilo dei due amici chiamati da Giovanni Barreca nella casetta di Altavilla per liberare moglie e figli dal diavolo: una farneticazione trasformata in massacro. Un rapporto cominciato nel gruppo di preghiera della chiesa evangelista poi abbandonata perché con un’altra presunta cordata (si indaga per capire se esista), misteriosa e mistica, avevano deciso di costruirsi quasi un loro culto.
E, partiti dalla borgata di Sferracavallo a Palermo, dalla loro casa di via dell’Arancio, ecco Sabrina, 44 anni, e Massimo, 51, da tempo conviventi, arrivare dall’altra parte della costa, sulle prime colline dell’autostrada verso Messina. Accolti da Barreca per esercizi, preghiere e riti andati avanti per giorni sotto gli occhi sorpresi del bimbo più piccolo, la vittima di cinque anni appena. Non a caso il fratello più grande, Kevin, il 4 febbraio messaggiava con i suoi compagni del liceo artistico Renato Guttuso parlando, come si è scoperto ieri, di «demoni in casa».
Indagini e Sopravvivenza
Si confidava con uno studente dell’istituto della vicina Bagheria meravigliato di sentir ripetere al fratellino che «i diavoli avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia». Aggiungendo poi, secondo il racconto dello studente, che «erano entrate in casa due persone chiamate, se non sbaglio, “fratelli di Dio”». Bisognerà capire se altri «fratelli» fossero a conoscenza o presenti ai riti di quella che rischia di apparire come una setta attiva per combattere il demonio trasformando però in satana proprio questi stessi santoni.
L’unica sopravvissuta, la figlia diciassettenne di Barreca, ritrovata in stato confusionale, adesso confortata e protetta in una casa famiglia, ha rivelato che il padre voleva fare un esorcismo, ma dalle sue parole si cerca di capire se la coppia di presunti complici abbia istigato a uccidere o se ha davvero partecipato alla carneficina. Un segnale inquietante viene comunque offerto da loro stessi con le frasi contenute soprattutto sul profilo di Caradente, scagliato contro i vertici ecclesiastici, anche contro la sua chiesa evangelica, prima frequentata: «Satana sta usando i pastori corrotti».