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Tragedia a Manziana: ipotesi sull’omicidio colposo di Paolo Pasqualini
Paolo Pasqualini è morto in modo tragico, vittima di un’aggressione da parte di rottweiler mentre passeggiava nel bosco di Macchia Grande a Manziana. Il motivo di questo attacco e le circostanze che hanno portato alla fuga degli animali sono ancora avvolti dal mistero. Secondo un testimone, i cani sembravano ‘quasi impazziti’ nel momento dell’aggressione.
I carabinieri stanno indagando sulla manutenzione del terreno dal quale i rottweiler sono fuggiti, inviando una relazione sull’accaduto alla Procura di Civitavecchia. Le ipotesi al vaglio includono la possibilità che questo non sia stato il primo caso di allontanamento degli animali dalla proprietà dell’ex moglie del loro padrone. Inoltre, emergono sospetti su un presunto allevamento non autorizzato di rottweiler nel terreno in questione, dove i carabinieri hanno eseguito un sopralluogo per valutare le condizioni delle recinzioni e dei cancelli. Potrebbe profilarsi un’accusa di omicidio colposo in concorso per il padrone dei cani e l’ex moglie.
Reazioni e interrogativi nel quartiere di Manziana
La comunità locale è sconvolta e incredula di fronte a questa tragedia. Molti vicini e conoscenti sono sbigottiti, descrivendo gli animali come tranquilli e affermando di non aver mai avuto problemi con loro in passato. Tuttavia, sorgono domande fondamentali sulle responsabilità legate alla custodia degli animali da guardia.
La sorella di Paolo Pasqualini, Priscilla, ha ricordato il fratello come una persona amante della musica e desiderosa di cambiare lavoro. Paolo affrontava problemi fisici al nervo sciatico, motivo per cui il medico gli aveva consigliato lunghe passeggiate nel parco. La famiglia è distrutta da questa perdita inaspettata e chiede giustizia per quanto accaduto. In un momento di dolore e confusione, emergono interrogativi sulla sicurezza e la gestione degli animali da parte dei proprietari, gettando luce su una vicenda che continua a suscitare emozioni contrastanti e domande senza risposta.