Omicidio a Altavilla Milicia: L’orrore di una famiglia annientata
L’omicidio di Antonella Salamone e dei suoi due figli, Kevin di 15 anni ed Emanuel di 5, ha sconvolto la piccola comunità di Altavilla Milicia. Secondo gli investigatori, il dramma si è consumato il 2 febbraio, quando la donna è stata uccisa dal marito Giovanni Barreca insieme a Sabrina Fina e Massimo Carandente, una coppia conosciuta durante incontri religiosi. La dinamica del crimine è ancora avvolta nel mistero, ma si sa che i corpi sono stati bruciati e sepolti in prossimità dell’abitazione della famiglia.
Dubbi e certezze: la ricostruzione dell’omicidio
In dieci giorni di terrore, il killer e i suoi complici hanno portato avanti un piano agghiacciante. Il 9 febbraio, i due figli della coppia, Kevin ed Emanuel, sono stati uccisi, probabilmente dopo essere stati torturati. Kevin, trovato legato a un lettino, è stato liberato dai vigili del fuoco. La madre, Antonella, è stata risparmiata, mentre la figlia maggiore è stata trovata viva ma in uno stato confusionale, parlando di esorcismi per liberare la famiglia dal male. Questo triplice omicidio ha sconvolto le autorità e scosso l’intera comunità.
Il 10 febbraio, Giovanni Barreca chiama i carabinieri confessando il delitto. “Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi”, sono state le sue parole. Questo macabro evento ha portato all’arresto del muratore e dei suoi complici, che sono stati rinchiusi nel carcere Pagliarelli di Palermo con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere. Le indagini hanno rivelato dettagli agghiaccianti sul coinvolgimento della coppia nel piano e sull’ossessione per il demonio che li ha spinti a compiere tali atti eversivi.
Le conseguenze del delitto e le indagini in corso
Il 11 febbraio, mentre i tre indagati affrontano il loro primo interrogatorio, emergono dettagli scioccanti sul loro coinvolgimento. Barreca ha confessato il triplice delitto, sostenendo di aver agito per liberare la sua famiglia dalla presenza del male. La figlia maggiore è stata l’unica sopravvissuta, raccontando agli investigatori di presunti esorcismi e di essere stata risparmiata dal padre. La Procura di Termini Imerese ha disposto il fermo dei tre individui, che ora attendono la convalida del gip entro 48 ore.
Questo tragico evento ha scosso la tranquilla Altavilla Milicia, portando alla luce oscuri dettagli legati alla sfera religiosa estrema e alla manipolazione psicologica. L’autopsia sui corpi delle vittime potrà fornire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’omicidio e sulla sofferenza inflitta a questa famiglia che ha vissuto un incubo inimmaginabile.