Ilaria Salis: Murales Shock a Budapest
Ilaria Salis, la 39enne antifascista italiana detenuta in Ungheria, è al centro di una controversia scatenata da un murales apparso a Budapest. L’immagine della donna impiccata a una forca accanto alla scritta “Ila antifa” ha generato scalpore e preoccupazione. Salis è detenuta da un anno e rischia 11 anni di reclusione per un’accusa di aggressione a neonazisti, accusa che ha sempre respinto.
Antonio Tajani Chiede Verifiche
Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha preso posizione chiedendo verifiche sul caso all’Ungheria. Ha incaricato l’ambasciatore italiano in Ungheria di indagare sui fatti e confermare il sostegno italiano per la tutela della dignità e sicurezza di Ilaria Salis. La Farnesina ha sottolineato l’importanza di evitare interferenze esterne nella detenzione della cittadina italiana.
Estremismo a Budapest: Tensioni e Conflitti
Celebrazione del “Giorno dell’onore”
La presenza di estremisti di destra a Budapest è stata evidenziata durante la celebrazione del “Giorno dell’onore”. Bela Incze, leader della formazione di estrema destra “Legio Hungaria”, ha annunciato il trasferimento dei militanti nei dintorni boscosi della città per evitare scontri con la polizia. L’evento richiama estremisti da diverse parti d’Europa e commemora episodi legati all’assedio di Budapest nel 1945.
Propaganda Neonazista e Reazioni
Gruppi antifascisti come “Autonom Mozgalom” hanno denunciato la manipolazione storica a fini propagandistici da parte dei nostalgici del Terzo Reich. L’organizzazione neonazista “Blood and Honour Hungaria” ha organizzato un concerto vietato dalla polizia su un terreno privato. Le tensioni e le divergenze ideologiche a Budapest sono evidenti, generando preoccupazione e reazioni da parte della comunità internazionale.
Appello della Famiglia Salis e Critiche al Governo
Preoccupazioni per la Sicurezza
Roberto Salis, padre di Ilaria, ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza della figlia, soprattutto in relazione alle immagini choc del murales a Budapest. Le preoccupazioni riguardano la possibilità di arresti domiciliari in Ungheria e la necessità di proteggere la vita di Ilaria da minacce e pericoli evidenti.
Critiche al Governo Italiano
Le immagini scioccanti della donna impiccata alla manifestazione neofascista hanno generato dure critiche al governo italiano per la mancanza di azioni concrete a tutela di Ilaria Salis. La deputata democratica Debora Serracchiani ha sottolineato l’importanza di un intervento immediato per garantire la sicurezza e il ritorno in Italia della cittadina italiana detenuta in Ungheria. La pressione sul governo aumenta, mentre la famiglia Salis e numerosi attivisti continuano a chiedere giustizia e protezione per Ilaria.