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Michele Misseri esce di prigione: la sua prima dichiarazione
Michele Misseri è finalmente tornato in libertà dopo aver trascorso diversi anni dietro le sbarre. Secondo quanto riportato dall’avvocato Luca La Tanza, Misseri ha espresso sensazioni contrastanti riguardo alla sua nuova condizione. “Mi sentivo più libero dentro, fuori mi sento invece incarcerato”, ha dichiarato al suo legale poco dopo essere uscito dal carcere di Lecce. Il 69enne era stato condannato per la soppressione del cadavere della nipote 15enne Sarah Scazzi, avvenuta nel 2010.
Misseri ha lasciato il carcere questa mattina e, nonostante le apparenze, La Tanza ha sottolineato che “fisicamente sta bene”, ma che psicologicamente è molto provato. Il suo avvocato ha inoltre aggiunto che Misseri ha manifestato l’intenzione di isolarsi per un po’ di tempo: “Mi ha palesato la volontà per un pò di giorni di non parlare con nessuno”. Dopo l’uscita dal carcere, Misseri è stato affidato a una persona di sua conoscenza, ma il suo destino successivo è rimasto incerto.
Il ritorno alla normalità e i piani futuri di Misseri
Misseri ha dovuto affrontare l’adattamento a una vita “normale” dopo la lunga permanenza in prigione. La Tanza ha dichiarato che il suo assistito ha intenzione di prendersi del tempo prima di intraprendere nuove interazioni sociali. “Dopo uscito dal carcere, l’ho lasciato con una persona che lui conosce e non so dove sia andato”, ha riferito l’avvocato. È stato inoltre precisato che al momento della sua liberazione, Misseri non si è recato nella sua abitazione ad Avetrana, luogo della tragedia che ha segnato la sua famiglia. Il suo legale ha confermato che al momento non è previsto che vi si rechi neanche nei giorni successivi.
Misseri ha scontato una condanna per la soppressione del cadavere della giovane Sarah Scazzi, gettato in un pozzo ad Avetrana nel 2010. Nonostante le sue continue affermazioni di colpevolezza, la moglie e la figlia sono state condannate all’ergastolo per l’omicidio della ragazza. La liberazione di Misseri è avvenuta con un anno di anticipo grazie alla riduzione della pena per buona condotta e alla norma “svuotacarceri”, che ha permesso a molti detenuti di beneficiare di misure alternative al carcere.
Reazioni e precauzioni dopo la scarcerazione di Misseri
Dopo la sua uscita di prigione, Misseri è stato accompagnato dal suo legale verso la sua residenza. Tuttavia, sembra che potrebbe essere soggetto a un avviso orale da parte del questore di Taranto per garantire il rispetto della legge. Il Comune di Avetrana ha preso misure preventive per evitare un eccessivo clamore mediatico legato al ritorno di Misseri, vietando la sosta e il transito veicolare nelle vie circostanti la sua abitazione. Queste precauzioni sono state adottate per evitare potenziali disagi dovuti alla risonanza mediatica della sua scarcerazione.
Nonostante le continue dichiarazioni di colpevolezza, Misseri ha sempre ribadito di essere stato lui l’autore del delitto, sostenendo l’innocenza della moglie e della figlia condannate all’ergastolo. Il suo compleanno, che festeggerà fra circa un mese, sarà l’occasione per celebrare una nuova fase della sua vita da uomo libero, dopo anni passati dietro le sbarre.