Sacrifici e Difficoltà: Il Caso di Simone Domenici
Simone Domenici, ex dipendente di Atm, ha preso una decisione radicale: lasciare il suo impiego di tranviere a Milano per trasferirsi a Viterbo. La motivazione dietro questa scelta risiede principalmente nella sfida economica che la vita a Milano impone. Domenici ha espresso la sua frustrazione riguardo agli stipendi inadeguati rispetto al costo della vita nella metropoli milanese. Come lui stesso ha sottolineato durante un’intervista con Fanpage.it, “Lo stipendio base di un tranviere è di 1.580 euro.” Questa somma, pur con straordinari fino a 116 ore al mese, non era sufficiente per sostenere una vita dignitosa a Milano.
Domenici aveva intrapreso questa avventura con la speranza di offrire una vita migliore alla sua famiglia, ma le difficoltà economiche hanno reso presto evidente che tale obiettivo sarebbe stato irraggiungibile nella città lombarda. Questo ha portato il tranviere a prendere la difficile decisione di lasciare Milano e tornare a Viterbo, dove lavorerà per una ditta di trasporti privata con uno stipendio nettamente superiore. La storia di Domenici non è un caso isolato, ma rappresenta un problema diffuso tra i dipendenti di Atm e non solo.
La Crisi dei Trasporti Pubblici a Milano
La situazione di Simone Domenici evidenzia una crisi più ampia all’interno del settore dei trasporti pubblici a Milano. Il fenomeno delle dimissioni e dei trasferimenti di dipendenti come Domenici sta creando un vuoto che si riflette nei servizi offerti ai cittadini. Dario Balotta, responsabile trasporti Europa Verde, ha sottolineato che “Sono in molti infatti che negli ultimi mesi hanno abbandonato l’azienda di trasporti a causa del superlavoro cui sono costretti e dei bassi salari.” Questo ha portato a una diminuzione dei servizi offerti, con un aumento delle corse soppresse e dei percorsi ridotti, generando disagi per i cittadini.
La difficoltà nel trovare alloggi accessibili a Milano è un ulteriore ostacolo per i dipendenti, come sottolineato da Domenici: “Ho cercato di trovare modi per poter guadagnare il più possibile. È fatto quindi tante ore di straordinari.” Questo sforzo per aumentare il reddito, però, non è stato sufficiente a garantire una vita confortevole nella città. La testimonianza di Domenici riflette un problema strutturale che richiede un’azione urgente da parte delle autorità competenti per evitare un ulteriore declino della qualità dei servizi offerti dai trasporti pubblici a Milano.