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Giornata della Memoria: Contestualizzare le Foibe e la Tragedia della Guerra
Giornata della Memoria e il discorso del presidente Mattarella
Il ventesimo Giorno del Ricordo ha visto il Presidente Mattarella affrontare un tema delicato: le Foibe e la tragedia della guerra. Ha sottolineato l’importanza di non dimenticare, contestualizzando gli eventi legati alle foibe come conseguenza diretta della guerra scatenata dal fascismo. Mattarella ha criticato il muro di silenzio e oblio che per troppo tempo ha circondato le sofferenze degli italiani massacrati o deportati durante quel periodo. Ha evidenziato il ruolo del fascismo italiano nello scatenare una guerra mondiale devastante, ma ha anche riconosciuto il contributo alla lotta di Liberazione che ha evitato all’Italia la divisione subita dalla Germania.
Le Foibe: Una tragedia da non minimizzare
Le Foibe non possono essere ridotte a meri atti di vendetta contro il fascismo. Mattarella ha sottolineato la ferocia degli eventi, invitando a non minimizzare una tragedia che non può essere dimenticata. L’oblio, la negazione o la minimizzazione rappresentano un affronto alle vittime e danneggiano la coscienza collettiva di un intero popolo. La memoria delle vittime delle foibe è stata storicamente strumentalizzata dalla destra come mezzo di rivalsa contro la sinistra. Inoltre, il sindaco di Milano, Sala, è stato oggetto di polemiche da parte della destra per presunte mancanze nell’approccio al ricordo delle vittime.
Manifestazioni in occasione del Giorno del Ricordo
Le celebrazioni e le criticità legate alle manifestazioni
Anche quest’anno, oltre alle celebrazioni istituzionali, si prevedono manifestazioni organizzate da gruppi neofascisti e neonazisti. Tali eventi rischiano di trasformarsi in un’apologia del ventennio fascista. A Varese, la destra ha organizzato una grande manifestazione con la partecipazione di diverse sigle neofasciste e neonaziste. La benedizione di un deputato di FdI a questa manifestazione ha sollevato polemiche, con richieste di rinviare iniziative antifasciste promosse dall’amministrazione comunale come risposta a saluti romani compiuti da neonazisti.
Controversie e posizioni contrastanti
Il sindaco Galimberti ha difeso l’iniziativa antifascista, sottolineando la sua importanza alla luce degli eventi accaduti nel cortile del palazzo comunale. Il deputato di FdI ha invece elogiato la parata neofascista in ricordo delle vittime delle foibe, criticando il Comune per essere “fuori tema”. Le posizioni contrastanti evidenziano le divergenze sul modo di commemorare e affrontare il passato storico legato alle Foibe e all’esodo giuliano-dalmata.
Appelli al Ministro dell’Interno e il silenzio
L’ANPI nazionale ha chiesto al ministro dell’Interno di vietare il raduno neofascista, evidenziando la mancanza di risposte ufficiali. Il silenzio del ministero di fronte a queste manifestazioni provocatorie ha sollevato critiche e preoccupazioni sulla coerenza nell’affrontare il rischio di esaltazione di ideologie antidemocratiche. La situazione continua a destare preoccupazione, con richieste di intervento urgente per preservare la memoria storica e contrastare possibili derive pericolose.