![Scioglimento del Giurì d'onore: Accuse e Contraccuse tra Conte e Mulè 1 20240208 222323](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240208-222323.webp)
Scioglimento del Giurì d’onore: Accuse e Contraccuse tra Conte e Mulè
Già alla Camera il duello era stato feroce tra i due: la premier accusava l’ex capo del governo di aver approvato l’accordo senza consultare il Parlamento e quando già si stava dimettendo, la replica — sostenuta da fascicoli su fascicoli di documenti — era che il Parlamento fosse stato informato e avesse votato più volte risoluzioni per l’approvazione. Da qui il ricorso all’organo interno che serve a dirimere i conflitti tra parlamentari.
Il Dramma nel Giurì d’onore: Mulè e Conte in Collisione
Presieduto da Giorgio Mulè, di FI, e composto da esponenti di tutti i partiti tranne quelli dei due contendenti, il Giurì — confermano tutti — ha lavorato in armonia e all’unanimità fino a martedì, quando è iniziato lo scontro sulle conclusioni del documento, che sarebbe dovuto essere letto in Aula oggi. Infatti Filiberto Zaratti (Avs) e Stefano Vaccari (Pd) si sono dimessi spiegando che le conclusioni stavano prendendo una piega politica filo-Meloni. E a quel punto Conte ha chiesto di fermare il procedimento.
La parola è passata a Fontana, che ha deciso di accogliere la richiesta, pur ringraziando Mulè (dicono da Montecitorio) per “l’accuratezza e la precisione del lavoro svolto e per la perfetta aderenza al regolamento della Camera della procedura seguita per giungere alla relazione finale”. Relazione che resta secretata, ma che ha fatto esplodere un conflitto fortissimo tra Mulè e Conte.
Il primo ieri ha convocato una conferenza stampa per denunciare le “falsità” delle denunce: “Non è vero che si sia anche solo tentato di far prevalere una inesistente maggioranza. È falso che la commissione abbia visto divisioni o spaccature”. E poi l’affondo: “Se fossimo stati in un Tribunale tutto quello che è successo sarebbe stato considerato un oltraggio alla Corte. Interrompere la partita e abbandonare il campo come hanno fatto Zaratti e Vaccari, portare via la palla come ha fatto Conte appartiene a una logica che non troverà mai cittadinanza nel mio modo di fare”.
Le Accuse e le Difese: Conte vs. Mulè
Naturalmente Conte contrattacca: “Vedo che Mulè e la grancassa meloniana in questo momento stanno parlando di oltraggio alle istituzioni ma evidentemente sono fuori dal mondo. La verità è che si voleva forse far vincere facile Meloni ma a perdere sarebbero state le istituzioni. Le istituzioni perdono sempre, ogni qualvolta un presidente del Consiglio viene in aula in Parlamento a mentire agli italiani”. E i suoi spiegano: “Conte non ha portato via la palla, casomai è Fontana che ha sospeso la partita, Mulè si chieda perché… L’unanimità c’era nella ricostruzione dei fatti”, che darebbero ragione a Conte ma “nella parte conclusiva si voleva dare una interpretazione politica dei fatti, per avvalorare le tesi di Meloni”.
Controreplica immediata di Mulè: “Usare il presidente della Camera come ‘scudo’ per sostenere tesi che fanno a pugni con la realtà non fa onore all’onorevole Conte. Sciolto il Giurì, si è liquefatto l’onore”. E ognuno a questo punto si terrà le proprie convinzioni.