![Il rifiuto del patteggiamento: un verdetto che sconvolge il caso di Bogdan Pasca 1 20240210 003916](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240210-003916.webp)
Il rifiuto del patteggiamento: un verdetto che sconvolge
Il giudice ha respinto la richiesta di patteggiamento a 4 anni, un’offerta che aveva ricevuto il via libera dal pubblico ministero, nel caso di Bogdan Pasca, 33 anni, accusato di omicidio stradale. L’imputato, ubriaco e alla guida di un furgone senza patente valida, ha investito due quindicenni su una bicicletta a Garbagnate Milanese lo scorso 17 luglio. Il tragico incidente ha portato alla morte di Valentino Colia e alle gravi ferite di Ambra Lopez. Il giudice ha motivato il suo verdetto definendo la pena proposta come ‘incongrua’.
I familiari della vittima si sono opposti al patteggiamento, supportati dall’avvocato Carlo Fontana. In tribunale, erano presenti amici e compagni del quindicenne, indossando magliette con la sua immagine. Fontana ha spiegato che sia lui che l’avvocato della ragazza ferita hanno contestato l’accordo di patteggiamento. La violazione di legge è stata una delle ragioni principali dell’opposizione, poiché l’accordo proposto non riconosceva appieno le circostanze aggravanti contestate.
Le motivazioni dietro il rifiuto
L’avvocato Fontana ha sottolineato le molteplici circostanze che hanno portato all’opposizione al patteggiamento. ‘Aggravanti infinite’, ha affermato, includendo non solo la guida in stato di ebbrezza e senza patente, ma anche il fatto che Pasca fosse sotto affidamento ai servizi sociali. Inoltre, la mancanza di risarcimento alla famiglia, l’eccesso di velocità e le numerose recidive alla guida hanno contribuito alla decisione. Pasca era stato segnalato dal datore di lavoro per aver utilizzato il veicolo aziendale in modo improprio. Anche l’Associazione vittime della strada si è opposta al patteggiamento, evidenziando la necessità di una pena adeguata.
Dopo il rifiuto del patteggiamento, l’imputato affronterà un processo con rito abbreviato dinanzi a un altro giudice. L’avvocato Fontana ha commentato: ‘Serve una pena giusta, quattro anni sarebbero stati un colpo di spugna’. La madre di Ambra Lopez, la ragazza gravemente ferita nell’incidente, ha dichiarato: ‘Non meritava solo 4 anni, ora vedremo. Mia figlia sta meglio, riesce ad andare a scuola solo poche ore’. Il 33enne, cittadino romeno, era già stato condannato per reati precedenti, tra cui furto, maltrattamenti in famiglia e ricettazione. Durante l’incidente, viaggiava a circa 80 km/h in una zona limitata a 50 km/h, investendo i due ragazzi in bicicletta che stavano attraversando sulle strisce. Il suo avvocato aveva proposto il patteggiamento a 4 anni, sottolineando la collaborazione dell’imputato con le indagini e il suo percorso di recupero in carcere.