Mattarella ricorda il dramma delle foibe: “Si formò un muro di oblio e imbarazzo”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza di non dimenticare le sofferenze subite dagli italiani massacrati nelle foibe e nei campi di concentramento durante il “Giorno del Ricordo” al Quirinale. Ha descritto come si sia creato “un muro di silenzio e di oblio – un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità” intorno a queste tragedie, che ha portato migliaia di persone a abbandonare tutto ciò che avevano, spinti dalla minaccia di imprigionamento o eliminazione fisica.
Le parole di Mattarella richiamano l’attenzione sull’orrore vissuto dagli italiani, evidenziando che la ferocia subita non può essere ridotta a semplici atti di vendetta. Ha sottolineato che le vittime coinvolte non erano solamente funzionari o militari legati alla dittatura di Mussolini, ma anche sacerdoti, intellettuali, impiegati e cittadini comuni, inclusi partigiani e antifascisti che sognavano un futuro di democrazia e libertà. Queste persone venivano colpite per il semplice fatto di essere italiani e di lottare per un futuro migliore.
Il Giorno del Ricordo: una votazione parlamentare a larghissima maggioranza
Il Presidente Mattarella ha evidenziato che il Giorno del Ricordo è stato istituito per commemorare le vittime degli orrori vissuti durante il periodo bellico e post bellico. Questa giornata, dedicata alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, è stata votata a larghissima maggioranza in Parlamento quasi venti anni fa. È un momento fondamentale per ricordare e onorare la memoria di coloro che hanno sofferto e perso la vita in quegli eventi tragici.
Durante la cerimonia al Quirinale, conducendo l’attrice Viola Graziosi, sono state lette toccanti testimonianze degli esuli di Istria e Dalmazia insieme ai racconti dei familiari delle vittime delle foibe. Questi momenti di condivisione e di memoria collettiva aiutano a preservare la consapevolezza storica e a mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto. L’importanza di queste testimonianze risiede nel fatto che permettono alle futura generazioni di conoscere e comprendere le tragedie del passato, affinché non si ripetano mai più.